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GENOVA - Come previsto il Genoa in vista della trasferta di Verona è in emergenza visto che il problema muscolare di Malinovskyi è serio con conseguente stop per il centrocampista ucraino di circa un mese. E anche Vitinha probabilmente dovrà saltare im prossimo match. L’attaccante portoghese non verrà forzato nei prossimi giorni per non rischiare altre conseguenze.

Retegui inoltre è squalificato ma rientrerà subito la prossima settimana perché il problema alla caviglia non desta particolari allarmi. Per fortuna Gilardino dovrebbe recuperare Ekuban e anche Martin nei prossimi giorni tornerà in gruppo. Nel Verona un turno di squalifica per Magnani.

GENOVA - La Sampdoria ha messo le ali, inutile girarci troppo attorno. Le 4 vittorie consecutive contro Feralpisalò, Ascoli, Bari e Ternana hanno capovolto il mondo intorno ai blucerchiati, passati nel giro di un mese e mezzo dalla zona pericolo al settimo posto, in piena zona play off, con vista sulla possibile scalata al sesto posto rappresentato dal Palermo, ora a +6 e che i doriani affronteranno sabato in Sicilia.

Ulteriore curiosità: in queste ore tra i rosanero è più che mai in bilico il tecnico Eugenio Corini (incredibile la sconfitta da 2-0 a 3-4 ieri a Pisa) e stanno pensando ora di affidarsi a Fabio Grosso, già al Palermo da calciatore e reduce in questo campionato dall'esonero a Lione in Francia. Ironia della sorte Grosso era stata la prima scelta della Sampdoria nel corso dell'estate - nei giorni immediatamente successivi al salvataggio societario firmato da Manfredi e Radrizzani - ma all'epoca il tecnico che aveva appena condotto il Frosinone in serie A non si dimostrò particolarmente convinto.

Da lì poi la scelta del club blucerchiato di virare su Andrea Pirlo che - pur nel contesto di una stagione vissuta spesso in salita - ora sembra aver trovato la quadra giusta anche grazie al rientro di tanti giocatori dai rispettivi infortuni. In queste ore peraltro al Palermo vengono accostati altri nomi tra cui - oltre a Gattuso e Longo - spicca anche quello di Marco Giampaolo, ex tecnico dei blucerchiati. Altro che ironia della sorte, verrebbe da dire.

Nella serata con la Ternana al di là della tripletta di De Luca e della super prova di Stojanovic (un gol e due assist) restano negli occhi le bellissime giocate della squadra, con la ricerca del calcio di prima e dei tocchi ravvicinati, in occasione delle reti che - nel finale - hanno deciso la partita, con un punteggio largo, a favore di Stankovic e compagni. Sugli scudi Manuel De Luca, il brutto anatroccolo (dopo le tante critiche ricevute soprattutto quando i gol non arrivavano) che sembra essere davvero diventato un cigno. Il soprannome dell'attaccante di Bolzano.

"Voglio ringraziare tutti i miei compagni, il mister, lo staff e tutte le persone che mi sono state vicine. Il merito va tutto a loro che mi hanno fatto stare tranquilli e sereni. Sono contentissimo. E' la mia prima tripletta tra i professionisti. Me lo merito, ho lavorato tanto. Una serata che mi godo. Ringrazio anche i tifosi, una bolgia. Ora andiamo avanti così - dice De Luca - Il rigore? Mi son preparato molto bene, in passato avevo sbagliato contro Iannarilli. Ero sicuro di me. Il secondo gol è stato bellissimo, merito anche di Stojanovic che mi ha passato due ottime palle. Una Samp che sta bene, una Samp determinata. Stiamo lavorando sui minimi dettagli, penso si stia vedendo. Dobbiamo rimanere così, coi piedi per terra. Abbiamo ancora sette finali. E ora testa al Palermo".

GENOVA - Il Genoa in campo sembra frenare visto il pari col Frosinone al Ferraris. Anche se in realtà nelle ultime 5 partite i rossoblu hanno tenuto lo stesso passo di Lecce e Udinese (cinque punti) e meglio di Sassuolo (4), Empoli (3) e Frosinone con soli due punti.

Meglio del Grifone hanno fatto però il Cagliari con 8 punti e il Verona con 7 che sarà il prossimo avversario di Badelj e compagni. Un match da non sbagliare per chiudere di fatto la pratica salvezza dopo aver fallito il match point col Frosinone. La prestazione coi ciociari non ha convinto i tifosi che la associano non solo agli infortuni di Retegui e Malinovskyi, ma soprattutto alle attenzioni evidenti da parte della Fiorentina su Gilardino. Insomma sentono puzza di bruciato.

Il tecnico prima della partita col Frosinone aveva parlato del suo caso: “Non c’è un appuntamento per parlare del mio contratto, ma io penso al campo e con la società parlo ogni giorno. È chiaro però che se verrò chiamato cercherò di capire il progetto e chi saranno i nomi in uscita e quelli in entrata”.

Gila vuole un Genoa ambizioso, in grado di fare un salto in avanti e aspetta di capire le mosse del club senza alzare polveroni, ma neppure può far finta di nulla. Perché la società non affronta il tema? In verità la dirigenza rossoblu non ha fretta e soprattutto fa capire che è certa che Gilardino resterà qui. Inutile dire che la squadra è legata a filo doppio al tecnico e per questo un segnale della società datebbe un ulteriore impulso al Genoa in queste ultime 8 partite perché nessuno vuole rivedere certi finali di stagioni del passato con i giocatori in campo in infradito.

Per questo fare chiarezza negli interessi di tutti sarebbe auspicabile visto che da Firenze (lo ha detto persino Luciano Moggi, padre del procuratore del mister) continuano a battere la grancassa comunque mettendo come primo nome a sostituire Italiano quello di Palladino seguito da Aquilani. Le schermaglie sono iniziate. Gilardino attende avendo dato la sua disponibilità e il club ha piena fiducia di quello che sarà il futuro: ancora con il tecnico di Biella.

LA SPEZIA - Tre punti fondamentali quelli agguantati dallo Spezia nella gara interna contro l'Ascoli. La squadra di mister D'Angelo, in un sol boccone, stacca i bianconeri e la Ternana, rispettivamente a quota 31 e 32 punti, raggiunge il Cosenza a 34 e avvicina sensibilmente il Bari, attualmente a 35 dopo il pari interno contro il Modena.

I risultati parlano chiaro, una sola sconfitta dalla sfida interna contro la Cremonese alla ventunesima giornata. Numeri che segnano una netta inversione di tendenza, alimentata dal fattore Picco, tornato ad essere un fortino in seguito alla debacle interna con la Feralpisalò. Sono, infatti, quattro i risultati utili consecutivi e due le vittorie di fila tra le mura amiche.

Il calendario offre ora una ghiotta opportunità, ossia affrontare il Lecco nell'impianto di viale Fieschi, ultimo in classifica ma fresco di cambio alla guida tecnica. Ciò fa si che la gara non debba minimamente essere sottovalutata, ma il gruppo appare ora coeso e focalizzato totalmente all'obiettivo. All'interno di questo quadro, gioca un ruolo chiave mister D'Angelo, capace, anche con l'aiuto del mercato di gennaio, di riportare una mentalità "guerriera" che al Picco mancava da quasi due anni.

Fame di risultati e voglia di arrivare al traguardo dovranno essere i caratteri distintivi di una squadra che ha ritrovato la giusta rotta. L'importante sarà non distogliere mai lo sguardo, in un cammino ancora lungo ed estremamente delicato.

GENOVA - La Sampdoria stende la Ternana (4-1) e si conferma in piena zona play off. Decisivi il gol di Stojanovic e la tripletta di uno scatenato De Luca. "Ora dimentichiamoci delle vittorie e stiamo sul pezzo. Non abbiamo ancora fatto niente" dice il mister blucerchiato Andrea Pirlo. Per la Samp è la quarta vittoria di fila.

Gli ingressi di Stojanovic e Borini decisivi. "I cambi hanno cambiato la partita. Quando non chiudi le partite, rimangono in bilico e rischi di rovinare quello che hai fatto bene alla prima disattenzione. Bisogna fare i complimenti a chi è entrato, che è entrato con lo spirito giusto. Ma mi era piaciuto anche l'atteggiamento del primo tempo" dice Pirlo.

Atteggiamento vincente. "Adesso abbiamo l'atteggiamento giusto anche in momenti meno lucidi, in momenti di difficoltà. La squadra è maturata molto. Le partite, gli errori ci hanno fortificato. Siamo arrivati al gol sempre attraverso il gioco".

De Luca si guadagna la copertina. "La copertina l'ha presa De Luca come altre volte. Si è sempre impegnato e ha fatto prestazioni positive anche quando non segnava. Non si è fatto mai influenzare dalle critiche anche quando non segnava".

Quanto pesa avere la panchina lunga oggi dopo i tanti recuperi? "Penso sia fondamentale. Lo vediamo anche nelle altre squadre che ci stanno davanti e dietro. Siamo rimasti corti dall'inizio dell'anno".

Il Palermo sesto è a sei punti di distacco: sabato lo scontro diretto. "Dobbiamo rimanere coi piedi per terra, dobbiamo rimanere umili. Ricordiamoci da dove siam partiti. Con la voglia di aiutarci sempre uno con l'altro. E' la medicina che ci deve portare fino alla fine del campionato" dice Pirlo.

Su Borini e Stojanovic. "Borini non ha ancora i novanta minuti nelle gambe, non è ancora brillante sul breve. Sta migliorando giorno dopo giorno. Un giocatore di una certa esperienza che capisce i momenti della partita, molto seguito anche dai compagni. Su Stojanovic sono molto contento, viene da un momento non molto felice. Qualche prestazione non era stata alla sua altezza. Ha dimostrato le sue qualità stasera, ha piede e corsa per giocare in questa categoria".

Perché è uscito Murru? "Murru è uscito per crampi".

Non è scontato dunque che esca sempre il giovane Leoni. "L'ho detto anche nella riunione di oggi prima della partita, non mi interessa se uno ha 17 anni. Ora iniziamo ad esserci tutti, se uno a 17 o 35 anni è lo stesso. Gioca chi merita di giocare".

Bellissima l'azione del 2-1 di Stojanovic a livello di squadra. "E' una soddisfazione anche mia e dello staff, cose che proviamo quotidianamente. Sono quelle che proviamo. Una grande soddisfazione. Vuol dire che ci seguono".

La prova di Verre. "Verre non stava benissimo, ha avuto qualche linea di febbre. Dopo un po' abbiamo deciso di sostituirlo. Ha fatto la sua partita".

Prospettive per il futuro. "Le vittorie ti portano serenità, alzano l'autostima. Ora dobbiamo dimenticarci delle vittorie e stare sul pezzo. Non abbiamo ancora fatto niente. Domani ci concentreremo sul Palermo".

Il successo davanti a quasi 25 mila spettatori. "E' sempre uno spettacolo giocare qui. Anche per loro vederci vincere è una soddisfazione. Li ringraziamo come facciamo sempre. Loro ci hanno sempre sostenuto. Non è una novità".