Vai all'articolo sul sito completo

In vista della trasferta di Napoli, la Sampdoria recupera Wladimiro Falcone, negativizzatosi al Covid dopo il contagio riscontrato alla ripresa della preparazione.

Il portiere romano, classe 1995 e campione d'Italia Allievi Nazionali nel 2012, ha esordito in campionato nella trasferta prenatalizia di Roma ed è amato dai tifosi almeno quanto a parecchi sostenitori resta irragionevolmente inviso Audero, più giovane di Falcone di due anni eppure già 127 presenze in serie A.

Si era parlato di un trasferimento di Falcone in prestito alla Spal, per ora congelato, e l'ipotesi del passaggio a una società che gli permetta di giocare titolare sembra potenzialmente preferibile a un cambio in corsa nel ruolo più delicato in una squadra tutt'altro che già salva, visto che oltretutto secondo gli osservatori esterni Audero garantisce, fin dal suo arrivo al Genova, un rendimento buono se non eccellente.

GENOVA - In arrivo un nuovo centrocampista "militaresco" per la Sampdoria. I blucerchiati si sono assicurati il venezuelano Tomas Rincon del Torino, che arriva in prestito fino a fine stagione; Rincon è già in viaggio per Genova per effettuare le visite mediche, come testimoniato da una story pubblicata sul suo profilo Instagram in cui si intravede il lungomare genovese, dove compare la didascalia "Area di mare".

Per "el general" Rincon si tratta di un ritorno nel capoluogo ligure, visto che dal 2014 al 2017 ha vestito la maglia del Genoa. Adesso si prepara ad una nuova avventura sulla sponda blucerchiata, dove cercherà di colmare il vuoto lasciato da Adrien Silva. Rincon compirà 34 anni il prossimo 13 gennaio, ma con la sua grinta e solidità potrà garantire una diga preziosa in mezzo al campo.

Napoli-Sampdoria, in programma domenica 9 gennaio alle 16,30 al "Maradona", sarà diretta da Marco Di Bello di Brindisi, un direttore di gara ormai con una buona esperienza. Il debutto con i colori blucerchiati, il 21 settembre 2013, non fu però felicissimo: al "Rocco" di Trieste, campo saturninamente scelto dall'allora patron Cellino per le gare interne del Cagliari, il barcollante Doria di Delio Rossi - reduce dallo 0-3 nel derby contro il Genoa di... Liverani - aveva strappato un avventuroso 2-2 caratterizzato da un irripetibile ottovolante nei secondi finali. Dopo il gol in apertura di... Ekdal per il Cagliari, al 90' aveva pareggiato Gabbiadini grazie a una papera di Agazzi, ma al 2' di recupero Daniele Conti su punizione aveva ingannato Da Costa. Al 6' e ultimo minuto di recupero ancora Gabbiadini, con tocco finale di De Silvestri, aveva però strappato il pari. Questo per dire che il Cagliari non sempre è funesto per il Doria. Che cosa aveva combinato Di Bello? Subito dopo il gol di Ekdal, aveva annullato a Wszolek un gol regolarissimo fidandosi del guardalinee che gli aveva segnalato un inesistente fuorigioco di Gavazzi.

Quindi, nella stessa stagione e con Mihajlovic ormai al comando, il pari interno per 1-1 con il Parma del 22 dicembre 2013. Nel torneo seguente, un anno esatto dopo Trieste, il 21 settembre 2014 ecco lo 0-0 in casa del Sassuolo. Quindi, in tutto il 2015 Di Bello ha incrociato il Doria due sole volte e sempre a Udine: prima vittoria blucerchiata, anzi rossocerchiata per 4-1 nel cantiere dello stadio nuovo il 10 maggio 2015 per la squadra di Sinisa lanciata verso l'Europa, sconfitta per 1-0 il 21 novembre successivo con gol dell'ex doriano Badu ai danni della squadra appena passata da Zenga a Montella. La prima Napoli-Sampdoria di Di Bello è del 7 gennaio 2017 ed è quella famigerata dell'espulsione di Silvestre, con Di Bello che abbocca alla sceneggiata di Reina quando il Doria era in vantaggio, propiziando la rimonta finale per il Napoli che pareggiava con... Gabbiadini e piazzava il sorpasso con... Tonelli servito dall'altro ex doriano Strinic. Un'altra sconfitta, ma ininfluente e di fine campionato, risale al 20 maggio 2018: 3-1 a Ferrara per la salvezza degli emiliani.

L'ultimo incrocio fra Di Bello e il Doria, datato 20 gennaio 2019, è anch'esso poco fortunato: l'avventuroso 3-3 di Firenze con rete iniziale viola di Muriel al 34', pari di Ramirez su punizione a fine primo tempo, altro vantaggio toscano firmato dall'ex doriano Muriel al 70'. Quindi, il ribaltone di Quagliarella, tra l'altro ex della Fiorentina ai tempi della C2 col nome di Florentia Viola, su rigore all'81' e su azione all'85'. Ma Di Bello prolunga il recupero fino a quando, al 94', Pezzella in mischia trova il 3-3. Da allora, sono passati quasi tre anni senza incroci tra l'arbitro brindisino e il Doria, che per quanto riguarda il Napoli non vince a Fuorigrotta da 24 anni, 2-0 con doppietta di Pierre Laigle il 19 aprile 1998. E da allora la volta in cui ci era andato più vicino fu proprio quella del caso Reina-Silvestre malgestito da Di Bello.

Il derby Genoa-Spezia sarà diretta da Marco Guida di Torre Annunziata. Al VAR ci sarà Daniele Orsato di Schio, considerato il direttore di gara in carriera più affidabile in Italia e tra i più quotati a livello internazionale: segno della massima attenzione in sede di designazione a una partita molto importante per le squadre di Shevchenko e Motta.

Con i rossoblù l'arbitro vesuviano - 40 anni, internazionale dal 2014 - ha una lunga serie di precedenti, tra cui l'ultimo è più che fausto, trattandosi proprio di un derby ma in senso stretto: quello con la Sampdoria del 22 luglio 2020, a porte chiuse per la pandemia e alla terzultima di campionato, vinto con rigore di Criscito, pari provvisorio di Gabbiadini e rete decisiva di Lerager nel finale. Fu un successo che, oltre a chiudere un'astinenza derbistica in campionato che durava dall'8 maggio 2016, valse in pratica la salvezza per la squadra allora nelle mani di Nicola.
Da allora Guida non ha più arbitrato il Genoa ed è quindi al primo incrocio nel corrente campionato. In assoluto sono 14 gli incroci tra Guida e il Genoa, con 6 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte.

Nei fin qui due campionati di serie A, Guida ha arbitrato una sola volta lo Spezia e nell'occasione non è andata benissimo per le Aquile: l'incrocio risale al 15 settembre 2021, per la partita al Picco con l'Udinese decisa all'89' dal gol friulano di Samardzic.

Martin Erlic, autore del gol spezzino nel finale della partita persa al Picco col Verona, mastica amaro: "C’è tanto rammarico per non essere riusciti a portare a casa punti. Sapevamo che sarebbe stata una partita complicata, il Verona gioca un calcio uno contro uno a tutto campo e purtroppo il mio gol non è bastato per recuperare lo svantaggio. Dobbiamo dare tutti qualcosa di più se vogliamo riuscire a fare bene le prossime partite".

"Forse c’è stato troppo nervosismo in campo tra di noi nel secondo tempo, dobbiamo lavorare sull’atteggiamento - conclude - per riuscire a mantenere la calma per tutti i 90 minuti senza farci sopraffare dalle situazioni. La prossima partita contro il Genoa sappiamo bene che significato abbia per la città e per la società; domenica ci aspetta una battaglia, dobbiamo andare a Genova e lottare per portare a casa punti".