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LA SPEZIA - Lo Spezia sbanca il Bentegodi, si allontana dal fondo classifica e lascia il Verona all'ultimo posto. I bianchi chiudono il primo tempo in svantaggio per il gol di Verdi e sotto choc per il gravissimo infortunio di Dragowski, che si lesiona la caviglia dopo un'uscita su Lasagna, lasciando il campo in lacrime e in barella: per il portiere della Nazionale polacca sfuma il Mondiale in Qatar. Ma nella ripresa sale in cattedra Nzola che con una doppietta ribalta il risultato, conquista la vittoria che vale punti preziosissimi per la salvezza.

LA CRONACA
PRIMO TEMPO
16' Occasione Spezia: Conclusione di Ekdal da fuori area, Montipò para.
20' Depaoli anticipa Bastoni e mette al centro, Lasagna di testa da posizione favorevole non inquadra la porra.
23' Tiro a fil di palo di Lazovic scoccato da dentro l'area, palla fuori non di molto.
30' GOL VERONA. Lasagna supera Kiwior e Caldara e serve Verdi, che batte Dragowski in uscita. 1-0
39' Brutto infortunio per Dragowski dopo un'uscita su Lasagna.

SECONDO TEMPO
53' GOL SPEZIA. Pareggia Nzola su assist di Bastoni. 1-1
69' GOL SPEZIA. Nzola firma il raddoppio su assist di Bourabia.

VERONA-SPEZIA 1-2
RETI: 30' Verdi, 53' e 69' Nzola.
VERONA (3-4-2-1): Montipò; Dawidowicz, Gunter, Ceccherini; Depaoli, Tameze, Veloso, Lazovic; Verdi, Lasagna; Djuric. All.: Bocchetti.
SPEZIA (3-5-2): Dragowski; Amian, Caldara, Kiwior; Holm, Agudelo, Ampadu, Ekdal, Bastoni; Gyasi, Nzola. All.: Gotti.

Dopo la disfatta di sabato sera contro il Lecce al Ferraris e la contestazione delle tifoserie, questa mattina arriva da parte della federazione dei club sampdoriani un messaggio rivolto a Edoardo Garrone. A lui si chiede il perché del silenzio sulla questione Ferrero, che cosa provi a vedere la Samp in queste condizioni e se non sia l'ora di onorare la parola data ai tifosi.
 
Ecco le tre domande di Federclubs a Edoardo Garrone:
- Ferrero è sotto processo da mesi, ha ampiamente superato l’orlo della bancarotta ed è tenuto a galla solo dalla società che gli è stata regalata dalla famiglia Garrone/Mondini. La Sampdoria vive uno dei momenti più terribili della sua storia e tutto nasce da quella scelta, dai filtri, dalla fretta di liberarsene. Ritiene ancora che il suo silenzio sia opportuno in questo contesto?
- Cosa prova a vedere la Sampdoria, società che suo padre ha prima salvato e poi guidato con orgoglio per anni, camminare inesorabilmente verso il fallimento, sul fondo della classifica, con diversi uomini di Ferrero ancora all’intero pronti a fiancheggiarlo, trattative triviali da mesi sui giornali, le speranze di salvezza che ogni giorno affievoliscono? Quali sono i suoi sentimenti in questo contesto?
- non reputa ancora che sia giunto il momento di onorare la parola data pubblicamente ai Sampdoriani?
 

GENOVA - Alta tensione fuori dallo stadio Ferraris dopo Sampdoria-Lecce vinta dagli ospiti per 2-0 (leggi qui). I tifosi della Sampdoria si sono posizionati fuori dai cancelli dal lato dei distinti in attesa dell'uscita dei giocatori. Sarebbe stato chiesto un incontro.

A osservare la situazione le forze dell'ordine a presidiare la zona ed evitare che il clima si surriscaldi. Chiuse alla viabilità corso De Stefanis tra via Bertuccioni e via Monticelli. Dopo oltre due ore un ampio gruppo di tifosi era ancora in attesa fuori dai cancelli dei distinti con l’intento di parlare con giocatori e dirigenza che sono rimasti all’interno del Ferraris dopo la fine della partita. 

Dopo due ore mezza dalla fine persa in casa con il Lecce della partita il pullman dei giocatori della Sampdoria esce dal Ferraris.

Il pullman con il tecnico e i giocatori ha raggiunto l'hotel di Corso Europa, sede abituale dei ritiri, poco prima della mezzanotte. Squadra e mister erano attesi da un gruppo di tifosi, che hanno avuto un faccia a faccia con Stankovic e preso a male parole tutti i calciatori, eccettuato Quagliarella. Il faccia a faccia è durato pochi minuti e si è risolto senza strascichi. 

L'ennesimo ko lascia la Samp in piena zona retrocessione dopo 15 giornate con appena sei punti e sei reti fatte. Ora c'è la sosta per lasciar spazio ai mondiali in Qatar.   

Il Genoa conferma le difficoltà al Ferraris e il solito splendido pubblico non basta per battere il Como: al rigore di Coda (nella foto) risponde Cerri nella ripresa e finisce 1-1.

LA CRONACA
PRIMO TEMPO
3' Gol annullato al Como, Cerri segna ma il VAR ravvisa un tocco col braccio.
7' Gol annullato a Genoa: segna Coda su assist di Badelj ma l'attaccante era in fuorigioco.
14' GOL GENOA. Rigore per il Genoa, Cagnano tenta di calciare la sfera ma colpisce Portanova. Nessun dubbio per l'arbitro Massimi. Dal dischetto Coda trasforma. 1-0
42' Odenthal serve Cerri, girata e sinistro centrale da pochi metri su cui Semper compie una gran parata.
47' Coda colpisce di testa e con Ghidotti battuto scheggia la traversa.

SECONDO TEMPO
67' GOL COMO. Cerri pareggia con un colpo di testa su cross di Cagnano.
69' Gol annullato al Genoa. Dragusin supera Ghidotti dopo la parata sul colpo di testa di Bani, ma l'azione è viziata dalla posizione attiva di fuorigioco di Puscas.
90' Yeboah entra in area e calcia, Ghidotti salva deviando con la spalla.
94' Cerri salta l'avversario, crossa in mezzo e Da Riva chiama Semper alla parata.

GENOA-COMO 1-1
RETI: 14' Coda (rigore), 67' Cerri.

GENOA: Semper, Sabelli, Bani, Dragusin, Frendrup, Strootman, Badelj, Portanova, Aramu, Gudmundsson, Coda.
COMO: Ghidotti; Vignali, Odenthal, Solini, Cagnano; Bellemo, Iovine, Arrigoni, Parigini; Cerri, Cutrone.

GENOVA - Ancora un ko (il quarto consecutivo), ma soprattutto una sconfitta che fa male: in casa contro una diretta concorrente. Il Lecce sbanca il Ferraris 2-0 e lascia la Sampdoria in piena zona retrocessione durante la sosta per i mondiali. Decidono le reti di Colombo nel recupero del primo tempo e di Banda a sette minuti dal 90'. Niente gioco, niente occasioni e una sconfitta che lascia solo desolazione. Ora i mondiali, alla ripresa ci saranno Sassuolo in trasferta e Napoli al Ferraris.

Dopo 15 partite i punti sono appena 6 esattamente come i gol (6) e ben 27 subiti, numeri che fanno dei blucerchiati il peggior attacco e la peggior difesa in coabitazione col Verona che ha una partita in meno. Gli unici che ci mettono il cuore sono i tifosi. Più di 20mila al Ferraris per sostenere i colori blucerchiati con 14.561 abbonati e 5.650 paganti. Sono loro durante e a fine partita a continuare a cantare.

A fine partita alta tensione fuori dai cancelli del Ferraris con i tifosi rimasti ad aspettare l'uscita della squadra dallo stadio per avere un incontro. Le forze dell'ordine a monitorare la situazione. Cori contro i giocatori colpevoli di non metterci impegno. Un attesa durata più di un paio di ore poi l'incontro a mezzanotte in hotel.

GUARDA QUI I VIDEO DELLA CONTESTAZIONE DEI TIFOSI FUORI DAL FERRARIS 

Con Stankovic squalificato a fine partita ha parlato ai microfoni il vice Nenad Sakic: “Siamo ancora al timone della squadra. E' un momento difficile, dobbiamo continuare a lavorare e andare avanti. E ancora sul momento che sta vivendo la squadra Sakic aggiunge: "C'è tutto. Anche la sfortuna. Ferrari calcia il pallone e prende un avversario davanti e da lì nasce il gol. A livello mentale la squadra non è facile. Purtroppo è un periodo dove tutto gira male". Intanto però girano i rumors che mettono tra le ipotesi anche un cambio di panchina. 

 LA PARTITA 

Gli schieramenti - Sakic conferma il 3-5-2 con Audero in porta, difesa composta da Ferrari, Murillo e Amione. Esterni larghi Bereszynski e Leris, in mezzo al campo Rincon, Villar e Djuricic. In avanti il giovane Montevago e Gabbiadini. Ospiti con Falcone tra i pali; Baschirotto, Umtiti, Pongracic e Gallo lungo la linea difensiva; Blin, Hjulmand e Gonzalez sulla mediana; Strefezza, Colombo e Di Francesco a comporre il tridente.

Primo tempo - Pochi secondi di gioco e la Samp ci prova subito con Gabbiadini che ci prova dalla distanza ma la sfera termina abbondantemente alta. E' sempre Gabbiadini a impensierire la porta avversaria: al 13' il suo tiro trova Falcone pronto che blocca il pericolo. Poi è il Lecce ad alzare l'intensità e a farsi vedere dalle parti di Audero prima con Di Francesco e poi con Strefezza ma manca la precisione. Ammoniti per gioco falloso Amione e Djuricic con quest'ultimo diffidato che verrà dunque squalificato. Tra i cattivi ci finisce anche Umtiti. Il match prosegue fino al recupero quando da un errore in coabitazione tra Ferrari e Villar sulla trequarti favorisce il leccese Colombo che si invola verso la porta, entra in area e trafigge Audero per il vantaggio ospite: è il 46' del primo tempo. Doccia gelata per i blucerchiati e Stankovic in tribuna se ne va infuriato. Termina così il primo tempo.

Secondo tempo - Sakic effettua subito due cambi con Augello e Yepes che prendono il posto di Villar e Bereszynski. Passano i primi dieci minuti ma il match fatica a decollare, la reazione della Samp allo svantaggio è un miraggio, il Lecce controlla senza troppe difficoltà e allora ecco che entrano a anche Caputo e Verre per provare a dare nuova verve alla fase offensiva. Superato il 70' anche Baroni decide che è il momento di mettere in campo forze fresche, entrano Gendrey, Banda e l'ex Askildsen. Poco dopo esce uno stanco Di Francesco ed entra Oudin al suo posto. Il cronometro gira veloce ma la Samp non crea occasioni da gol. La situazione preoccupa e Sakic decide di puntare su Quagliarella che entra a otto dalla fine più recupero al posto di Murillo. Nemmeno un minuto e il Lecce raddoppia con Banda lanciato in area da una pregevole giocata del solito Colombo con lo stesso Banda che si è trovato da solo in area e non ha avuto difficoltà a insaccare il 2-0. Il Lecce abbassa la tensione e Gabbiadini prima non riesce a concludere e poi Quagliarella di testa non trova lo specchio di poco. La pressione però non porta a nulla e il triplice fischio finale sancisce l'ennesima amarezza a tinte blucerchiate. 

IL TABELLINO

Sampdoria-Lecce 0-2

GOL: 46' pt Colombo (L), 83' Banda (L)

Sampdoria (3-5-2): Audero; Ferrari, Murillo (82' Quagliarella), Amione; Bereszynski (46' Augello); Rincon, Villar (46' Yepes), Djuricic (56' Verre), Leris; Gabbiadini, Montevago (66' Caputo). Allenatore: Nenad Sakic. 

Lecce (4-3-3): Falcone; Baschirotto, Umtiti, Pongracic (72' Gendrey), Gallo; Blin (71' Askildsen), Hjulmand, Gonzalez; Strefezza (71'Banda), Colombo (84' Ceesay), Di Francesco (77' Oudin). Allenatore: Marco Baroni.

Ammoniti: Amione (S), Djuricic (S), Umtiti (L), Gonzalez (L), Askildsen (L)

Arbitro Doveri di Roma 1. Assistenti: Rocca di Catanzaro e Cavallina di Parma. Quarto ufficiale: Feliciani di Teramo. Var Guida di Torre Annunziata. Avar: Banti di Livorno.