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"L'ospite indesiderato è ancora con me, a volte più presente, altre meno. Spero mi possiate sopportare ancora per tanti anni ma sono fiducioso ed ottimista, chi mi circonda mi trasmette forza e coraggio". Parole di Gianluca Vialli, in collegamento da Londra con Cremona1, che gli ha dedicato una trasmissione per la presentazione del libro a lui riservato, "Gianluca gonfia la rete", di Matteo Bonetti. Al programma hanno partecipato in presenza o in collegamento molti ospiti, tra i quali anche Pietro Vierchowod. "In allenamento alla Sampdoria e alla Juventus non mi marcava mai - ha raccontato Vialli - perché voleva giocare centravanti...".

Per quanto riguarda il calcio, Vialli ha commentato: "Deve essere un business al servizio della comunità. Il tifoso è sempre lì e non cambia, anche se le cose vanno male. Occorre dare qualcosa a chi ti sostiene. Bisogna far quadrare investimenti e bilanci. E' una cosa costosa. Cremona è fortunata ad avere un proprietario come Cavaliere, disposto ad investire e a restituire qualcosa".

Vialli ha parlato anche della Nazionale e del suo rapporto con Mancini: "Lui è il monarca assoluto, anche se poi l'ambiente si trasforma in una certa democrazia. E' un leader, lo ringrazio per quello che mi ha fatto vivere".

 

 

La Sampdoria batte 2-1 il Torino al “Ferraris” e passa agli ottavi di finale della Coppa Italia, regalandosi con pieno merito la Juventus a gennaio. Le seconde linee dei blucerchiati passano subito in vantaggio con Quagliarella grazie ad un calcio di rigore conquistato da De Paoli all'inizio del primo tempo, che chiudono sull'1-0, merito anche di un eccellente intervento di Falcone sulla conclusione ravvicinata di Zaza che poteva valere il pareggio. La Samp viene poi raggiunta da Mandragora, sempre dal dischetto, all'inizio della ripresa, a causa di uno sciagurato intervento di Chabot, il peggiore in campo.

Ma ci pensa il giovane Ciervo al quarto d'ora ad offrire un delizioso assist a Verre, che gira in porta al volo di sinistro firmando il sorpasso e il definitivo successo sulla formazione di Juric. Il risultato non era scontato, in campionato la Samp aveva rimediato una sonora lezione dal Toro, ma ieri sera si è presentata in campo attenta e concentrata, sfruttando l'effetto derby.

Le riserve non hanno fatto rimpiangere i titolari e questo è un merito che va riconosciuto all'allenatore. Adesso la Sampdoria è attesa in campionato dalla sfida di domenica prossima alle 18 a Marassi con il Venezia. Dovessero arrivare i tre punti, la classifica sarebbe sistemata in previsione del girone di ritorno.

“Bravi ragazzi, è stato un successo meritato”, ha dichiarato alla fine della sfida con il Toro il tecnico D'Aversa mentre il presidente Ferrero ha seguito l'incontro dalla sua cella di San Vittore, confidando negli arresti domiciliari: il 22 dicembre si riunirà infatti il Tribunale del riesame di Catanzaro per valutare la richiesta dei suoi legali. Il giorno dopo è attesa l'assemblea degli azionisti della Sampdoria, che dovrà nominare il nuovo consiglio di amministrazione ed eleggere il nuovo presidente, atteso da mesi di lavoro complicatissimi.

 

 

GENOVA - Diciotto provvedimenti per un totale di 73 anni. Questo è il bilancio dei D.A.Spo che il Questore di Genova ha emesso ai danni di dieci tifosi genoani e otto sampdoriani, che ora non potranno accedere alle competizioni sportive per molto tempo.

La squalifica è scattata in seguito ad una serie di risse e aggressioni avvenute fuori da impianti sportivi ma riconducibili a motivazioni calcistiche.
Il 'casus belli' tra i due gruppi sarebbe stata l'aggressione di un tifoso sampdoriano l'8 settembre 2020, i cui responsabili sono stati successivamente individuati dalla Digos. A quest'aggressione sarebbero quindi seguite le due risse che hanno fatto scattare i provvedimenti: la prima il 12 settembre 2020 e la seconda il 24 marzo 2021.

A sei tifosi, recidivi, è stato imposto l'obbligo di firma convalidato dall’Autorità Giudiziaria, presso un Ufficio di Polizia o Comando dell’Arma dei Carabinieri. Tra loro quattro avranno l'obbligo di firmare per 10 anni e due per 9 in occasione di tutte le partite della loro squadra. Per gli altri dodici invece i provvedimenti variano da 1 a 2 anni.

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Il prossimo impegno post derby della Sampdoria è la sfida contro di Coppa Italia contro il Torino di Ivan Juric, partita in programma a Marassi nella serata di domani- In conferenza stampa, il tecnico blucerchiato Roberto D'Aversa ha commentato la vigilia di una gara in cui si può confermare quello che si è visto venerdì nella stracittadina: "La Coppa Italia per il nostro club è una tradizione, ragionando su tutti i trascorsi. E' una partita che ci vede affrontare una squadra come il Torino che nell'ultima gara ha fatto un'ottima prestazione e un risultato importante. E' bello giocare queste partite contro delle squadre di pari categoria e dobbiamo andare in campo con la volontà e la determinazione di passare il turno".

Sulla condizione della squadra e sul possibile turnover: "C'è da considerare, nelle scelte che farò, le condizioni post derby sia a livello fisico, sia a livello mentale, sia per l'avversario che andiamo ad affrontare. E' chiaro che gli undici che andranno in campo, ci andranno con l'intento passare il turno. Indipendentemente da chi andrà in campo, domani andrà in campo la Sampdoria"

Sugli avversari: "Il Torino è una squadra che ha l'impronta del suo allenatore, che gioca uomo su uomo, molto aggressiva e molto fisica. Da parte nostra ci deve essere una predisposizione mentale e andare in campo sapendo che tipo di partita andiamo ad affrontare. Sicuramente non sarà una gara semplice, se dovessimo mai pensare che questo impegno venisse preso sotto gamba da parte dell'avversario commetteremo un grave errore. Noi dobbiamo ragionare su noi stessi e su come dobbiamo interpretare le gare. L'unica cosa che ti porta poi a vincere o no una partita è sempre come affrontiamo noi le situazioni."

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“Il trust Rosan è stato costituito circa un anno e mezzo fa per segregare la partecipazione di U.C. Sampdoria spa attraverso il controllo delle azioni della stessa e la segregazione serve a costituire una garanzia nei concordati del gruppo Ferrero. Nei due concordati di Farvem e Eleven sono state promesse delle somme a vario titolo che dovrebbero essere versate, ove i due concordati fossero omologati dal Tribunale, entro trenta mesi dalla data dell'omologa. Se i concordati non venissero omologati, la situazione cambierebbe, nel senso che il trustee (ovvero colui che gestisce i beni conferiti nel trust, n.d.r.) non avrebbe più l'obbligo di vendita dell'asset pregiato, ovvero la Sampdoria”. Lo ha spiegato a Primocanale il dottore commercialista Gianluca Vidal, il trustee (potremmo definirlo il custode unico) del trust Rosan che ingloba la società blucerchiata.

Il 15 dicembre è prevista l'adunata dei creditori in merito ai concordati in oggetto e l'ipotesi che, dopo l'arresto di Massimo Ferrero e l'emersione dell'inchiesta portata avanti dalla Procura di Paola su altre aziende della cosiddetta “galassia Ferrero”, i concordati possano essere respinti è concreta. In tal caso quale sarebbe il destino del trust e di conseguenza della Sampdoria?Il trust non si scioglierebbe – ha spiegato Vidal a Primocanale - perché il trustee, se i concordati non fossero appunto approvati, potrebbe proporre nei tempi di legge un concordato fallimentare per la chiusura del fallimento. In sintesi, se il concordato è omologato il trust ha l'obbligo di vendere la Sampdoria entro trenta mesi, o meglio di perfezionare la vendita entro trenta mesi. Nel caso in cui, invece, non ci fosse l'omologa, il trustee non avrebbe quest'obbligo ma avrebbe la facoltà di vendere comunque la Sampdoria per perfezionare dei concordati fallimentari”.

Secondo Vidal, non esiste il rischio che l'inchiesta di Paola possa estendersi anche alla Sampdoria, ecco perché: “Sampdoria è un bene di pregio, le cui azioni hanno un valore e sono detenute dalla Sport Spettacolo Holding a monte della quale c'è il trust Rosan, che non è e non potrà mai essere considerato una distrazione di fondi, perché è solo una segregazione. Tiene i soldi in un fondo vincolato e dopodiché li distribuirà per quanto ha promesso da una parte ovvero per quanto dovrà reintegrare le varie azioni che dovranno essere compiute. Non ho intestato quote, si fa per dire, ad una società cinese che vende e poi i soldi finiscono da un'altra parte. Se l'autorità giudiziaria ritenesse di avere qualcosa da vantare, andrà semmai a rivalersi sulle somme. Ma ad oggi non vedo l'esistenza di prerogative, anche se non conosco la vicenda di Paola. Il trust tra i suoi scopi aveva anche quello di pagare le azioni civili dei fallimenti di Paola, così come gli altri. Il trust è stato fatto prima di questo. Non c'è il rischio di perdere qualcosa per strada, la somme restano vincolate”.

Vidal a Primocanale ha anche spiegato di avere la facoltà di poter gestire il destino della società blucerchiata indipendentemente dalla volontà dei proprietari, ovvero la famiglia Ferrero. “La Sampdoria è un asset – ha concluso Vidal - con somme vincolate in una banca depositaria. Se ci sono soggetti interessati non speculatori, che vogliono subentrare e dare continuità aziendale, la società può essere ceduta e non c'è alcun rischio di revocatoria, proprio per la segregazione in atto. Cercherò di fare un tender ordinario con soggetti internazionali e soggetti quotati attraverso una procedura trasparente e riservata, elemento fondamentale. Un trust in cui il disponente (in questo caso Ferrero, n.d.r.) possa decidere che una cosa accada o non accada non è un trust, che è un soggetto autonomo che può procedere secondo canoni di correttezza e trasparenza senza autorizzazioni della parte disponente”.