Sanità

Tra i sintomi è importante differenziare quel che è normale per l'età e quel che esprime una malattia
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Qual è il legame tra l'invecchiamento e la demenza e come riconoscere i segnali di una malattia del cervello? "Il declino cognitivo ha come principale fattore di rischio l'età. Sopra ai 60 anni dal 5 all'8 per cento delle persone ha un declino cognitivo", spiega a Primocanale Massimo Del Sette, Direttore SC Neurologia Policlinico. "Esiste un invecchiamento cerebrale "normale" quando si ha difficoltà a ricordare alcuni nomi, diversa è invece la malattia, e queste patologie rientrano nel grande capitolo delle demenze".

Le demenze sono tante e diverse: "Ci sono vere e proprie malattie del cervello dove si depositano proteine dannose tipiche della malattia di Alzheimer oppure di altre demenze come quella alla base della malattia di Parkinson o ancora demenze di tipo vascolare dove ci sono danni al tessuto cerebrale che poi si esprimono con difficoltà cognitive. E' importante differenziare quel che è normale per l'età e quel che esprime una malattia: riconoscere presto la malattia consente di intervenire con le cure e con la prevenzione per ridurre o ritardare la demenza", continua Del Sette.

Ma quali sono i segnali che ci suggeriscono una situazione patologica? Risponde il neurologo: "Il disturbo della memoria associato almeno a un altro disturbo della funzione cognitiva come la capacità di effettuare alcune cose, parliamo di compiti banali, uscire di casa, prendere il bus, preparare una ricetta che prima si sapeva fare bene. Questi disturbi devono comparire nella vita di tutti i giorni e occorre che abbiano conseguenze sul piano del quotidiano e che questo ne venga condizionato negativamente: dimenticare una volta le chiavi di casa non basta ad avere una malattia neurologica".

 

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