Sanità

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Quattro medici indagati. Salma riesumata per fare autopsia
1 minuto e 16 secondi di lettura
di r.c.

Una lettera anonima inviata in Procura ha fatto aprire un'indagine per la morte di una donna di 62 anni avvenuta mentre veniva operata al bacino all'ospedale San Martino di Genova, lo riporta l'Ansa. Sono quatto i medici indagati (assistiti dagli avvocati Antonio Rubino e Pietro Bogliolo) per omicidio colposo dalla pm Arianna Ciavattini.

Come è partita l'inchiesta

L'inchiesta è partita dopo la segnalazione dell'anonimo che ha descritto quanto sarebbe successo in sala operatoria. I parenti avevano già fatto seppellire la donna ma il corpo è stato riesumato per consentire al medico legale Roberto Testi di fare l'autopsia. La donna viene operata al bacino l'11 novembre, dopo un incidente stradale. Mentre è sotto i ferri ha una emorragia venosa che viene tamponata con un apposito macchinario. L'intervento procede visto che, come comunica l'anestesista, i valori sono stabili. Ma mentre installano le viti della placca, e dopo che si spezza una punta del trapano usato per l'operazione, la paziente va in arresto cardiaco: il personale prova a rianimarla per un'ora ma alla fine non può fare altro che constatare il decesso.

Corpo riesumato dopo l'autopsia

A quel punto la salma viene trasferita a Torino e i parenti fanno celebrare il funerale. Alcuni giorni dopo, però, in tribunale arriva una lettera anonima nella quale viene raccontato quanto successo in sala operatoria e, addirittura, si parla di falsificazione di una sorta di radiografia che registra tutte le fasi dell'intervento. La pm ha aperto il fascicolo dopo avere ricevuto anche la denuncia dei familiari e incaricato il medico legale di fare tutti gli accertamenti. 

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