
Sono circa 80 anni in tutti i pronto soccorso della Liguria. Sono i 'facilitatori', personale già dipendente del sistema sanitario regionale che è stato formato ad hoc sotto un profilo psicologico per dare conforto e informazioni ai pazienti e ai parenti delle persone che si trovano in attesa nei pronto soccorso. Si tratta di personale formato all'accoglienza e comunicazione in modo da prevenire la deriva violenta delle interazioni tra pubblico e personale sanitario.
"L'attività è già iniziata - spiega l'assessore alla Sanità di Regione Liguria Massimo Nicolò -, i riscontri di questa fase di sperimentazione sono stati positivi -. Nel frattempo stiamo affrontando anche la questione legata alla rimodulazione del servizio sanitario durante i mesi di luglio e agosto. Sappiamo che reperire personale sanitario non è facile per questo dovremo fare in modo di mantenere lo stesso servizio cercando si dedicare più attenzione a quei reparti dove si prevede un maggior affollamento durante l'estate e ridurlo in quelli dove in questo periodo si attenua".
"Quello che preoccupa e procura tanta ansia sono i tempi di attesa, le principali domande riguardano questo - racconta Morena Casadei, infermiera al Pronto soccorso del San Martino che ha fatto il corso per diventare un 'facilitatore' - Chiedono quando posso andare in un reparto, quando gli verranno consegnati i risultati degli esami eseguiti, ecc. Situazioni che riguardano aspetti diagnostici. C'è poi la questione relativa alle attese nei pronto soccorso che hanno però tempi variabili che dipendono anche da chi arriva in pronto soccorso dopo e ha un grado di gravità maggiore. Noi cerchiamo di dare tutte le informazioni possibile e fare anche da tramite tra pazienti (o familiari ndr) e personale medico".
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