In Liguria sono oltre 2mila i lavoratori interessati dallo sciopero nazionale di medici, infermieri e operatori socio-sanitari della sanità privata e delle residenze per anziani. Lo sciopero è stato indetto dalle sigle sindacali Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl uniti nel chiedere il rinnovo del contratto e migliori condizioni lavorative. Si tratta di contratti fermi da 6 anni la sanità privata e da 13 per le Rsa. A Genova presidio davanti a piazza De Ferrari. Si tratta di lavoratori che operano in accreditamento con il pubblico e quindi finanziati con la fiscalità generale: in poche parole con le tasse pagate dai cittadini.
Le richieste dei lavoratori
"Questa situazione è uno scandalo - spiega Gabriele Bertocchi, segretario generale della Cisl Fp Liguria -. Queste lavoratrici e questi lavoratori sono coloro che accudiscono gli anziani e le persone con disabilità e purtroppo non ci sono segnali di apertura della trattativa. Ditemi come si fa a lavorare con dei contratti fermi da 13 anni, è una situazione gravissima. Il problema è costituito dalle due associazioni, Aris e Aiop, che non si siedono al tavolo e non permettono di rinnovare i contratti".
"Stiamo parlando di oltre 2mila persone: sono infermieri, operatori socio sanitari, logopedisti e amministrativi che garantiscono attraverso il loro lavoro e la loro professionalità la cura ai soggetti più fragili - precisa Diego Seggi, segretario generale Fp Cgil Liguria -. Chiunque di noi va a fare la spesa si rende conto di quanto spendeva 13 anni fa e quanto oggi. Serve risolvere questa situazione".
"In media un lavoratore del comparto guadagna meno di mille euro - spiega Milena Speranza, segretario generale Uil Fpl Liguria -. Si tratta di persone che lavorano sotto stress, sono lavori usuranti e soprattutto danno lavoro per tutti quegli enti, anche pubblici, che poi non riescono a supportarlo con il proprio personale. Non si può abbandonare il privato, bisogna alzare l'attenzione sul tema".
L'incontro in Regione Liguria
In Regione si è svolto l'incontro tra il presidente Marco Bucci, l'assessore alla Sanità Massimi Nicolò e una delegazione sindacale composta dai rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil scesi in piazza nell'ambito di uno sciopero nazionale per il rinnovo del contratto di categoria. Nel corso del confronto il presidente e l'assessore si sono impegnati a portare all'attenzione della Conferenza Stato - Regioni la necessità di istituire un percorso che porti le aziende del settore al rinnovo e al rispetto dei contratti nazionali per ottenere l'accreditamento su base regionale.
In chiave locale, Regione Liguria si è impegnata con la delegazione dei sindacati confederali liguri a migliorare il sistema di accreditamento e potenziare i controlli sulle aziende che operano nella sanità privata convenzionata. L'obiettivo è migliorare la qualità valutando con attenzione i costi.
Il presidente e l'assessore alla Sanità hanno quindi preso l'impegno ad aprire un tavolo con cadenza bimestrale per fare il punto della situazione sulla sanità privata nella nostra regione.
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