Sanità

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LIGURIA - La carenza di infermieri nella nostra regione non accenna a diminuire e rischia anzi di aggravarsi. Carmelo Gagliano, presidente dell'Ordine Infermieri Liguria fa il punto della situazione a Primocanale: "Entro fine anno 290 infermieri andranno in pensione e la graduatoria dopo il nuovo concorso non sarà pronta prima di giugno-luglio. I tempi sono inconciliabili con le esigenze e con la fatica che fanno i colleghi a sopperire alle assenze".

"Siamo qui a chiedere nuovamente alle istituzioni una sensibilità particolare - prosegue Gagliano - perché nei prossimi mesi ci sarà necessità di mantenere e garantire servizi ai cittadini, non solo negli ospedali ma sul territorio, a domicilio, nel processo vaccinale o di prevenzione. Dobbiamo mantenere alta la guardia ma serve personale". Per tamponare l'emergenza ci sono tre soluzioni: "Alle istituzioni chiediamo di non fare passi indietro e che anzi vengano stabilizzati tutti coloro che hanno i requisiti per legge. Le aziende oggi sono ad un bivio, non sanno se potranno fare affidamento dal primo aprile su tutte le risorse impiegate per l'emergenza e garantire le altre cure. Chiediamo la proroga dei contratti fino al 31 dicembre 2022, la stabilizzazione dei contratti di chi ne ha diritto ed il concorso per nuovi infermieri".

Un altro punto cardine è quello relativo all'università, dalla quale ogni anno il 25% degli studenti resta escluso a causa del numero chiuso: "Le notizie che provengono dall'università non sono positive, sembra che non aumenteranno i posti per gli iscritti per mancanza di risorse e di strutture. Noi vorremmo allargare ad 800 posti, l'università intende allargare solo a 400. Così non riusciremo a sostituire nemmeno chi va in pensione".

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