Sanità

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GENOVA - Al centro di un botta risposta tra Partito Democratico e la giunta Regionale il Punto di Primo Soccorso di Sestri Ponente.

Ad attaccare è Gianni Pastorino, di Linea Condivisa: "Nonostante decine di interrogazioni nel corso del suo mandato sul tema drammatico della mancanza di personale sanitario in Liguria e sulle condizioni di lavoro dei nostri operatori, l’Assessore Gratarola sembra solo oggi accorgersi del problema che nello specifico riguarda il Punto di Primo Soccorso di Sestri Ponente, invitando in una nota i Direttori Generali di ASL 3 a valutare proposte operative. Per altro una situazione così delicata non poteva essere affrontata con un diretto passaggio operativo, invece che con una fredda nota burocratica che sembra dimostrare poco interesse a quanto accade su quel territorio?

"Non passa certo inosservato che tale solerzia segua a stretto giro la desolante disamina che la trasmissione Report ha recentemente tracciato per la sanità ligure - continua Pastorino -, una vera e propria inchiesta che mette in luce non solo i problemi cronici di questa sanità malata, ma anche la totale mancanza di idee e quindi di un vero piano per affrontare se non risolvere, la questione".

"Abbiamo già preso atto da tempo che la gestione tecnica delle tante problematiche della sanità ligure, dalla mancanza di personale ai fantomatici progetti infrastrutturali, non sia il pezzo forte dell’Assessore Gratarola – commenta Gianni Pastorino, Capogruppo in Regione di Linea Condivisa e Vicepresidente della Commissione Salute e Sicurezza – Siamo però sorpresi, non certo in positivo, che l’agenda dell’Assessore venga data dal risalto mediatico delle sue politiche piuttosto che dalle reali esigenze della sanità ligure. Dice un proverbio: male non fare, paura non avere. I servizi di Report sono l’effetto delle politiche sanitarie del tandem Toti-Gratarola, non devono esserne la causa” conclude.

Linea Condivisa continuerà a dare battaglia per fornire un servizio dignitoso alle cittadine e ai cittadini di questa regione. Non certo per “uscire bene” in televisione, ma perché questo servizio è un diritto sancito dalla Costituzione.

La risposta dell'assessore regionale alla sanità Angelo Gratarola: "Sono stupito che il consigliere di opposizione Gianni Pastorino dichiari in una nota stampa mie mancanze tecniche sulla gestione delle problematiche legate alla carenza di personale. Vorrei ricordargli che fino a settembre 2022, mentre lui sedeva nei banchi del consiglio regionale, io ero in prima linea a gestire problemi, carenze, difficoltà del Dipartimento di Emergenza di tutta la Liguria, carenze peraltro critiche non solo nella nostra regione, ma anche nel resto del paese. Mi si possono quindi contestare tanti difetti, ma certamente non questo. Diventa poi spiacevole che la contestazione arrivi per di più da chi è totalmente digiuno di reali problematiche gestionali di una realtà ospedaliera". 

"In merito all'episodio contestato, che riguarda l'organizzazione del Punto di Primo Intervento dell'ospedale Padre Antero Micone di Sestri Ponente, - aggiunge Angelo Gratarola - desidero puntualizzare quanto segue. La situazione dei pronto soccorso è attenzionata da sempre da questa amministrazione e proprio per questo, non appena siamo venuti al corrente di una carenza generatasi in modo acuto (ovvero tre medici su cinque in organico lasceranno presto il servizio per diverse ragioni), abbiamo coinvolto prima con un confronto verbale e poi una lettera ufficiale tutti i direttori generali della città per trovare ogni soluzione possibile con l'obiettivo di tutelare e proteggere un Punto di Primo Intervento che in un anno dà risposta a circa 20mila genovesi. Possiamo ora dire che, grazie alla mobilitazione del sistema interno alla Asl 3 e degli altri ospedali genovesi, la criticità è stata superata e il servizio non subirà disagi. Risulta quindi evidente che la prima necessità è stata quella di garantirne il funzionamento e, successivamente, evitare un corto circuito comunicativo. Come molti avranno compreso in questo anno di Assessorato, è mio costume infatti comunicare in modo tecnico l'attività svolta anche per evitare letture parziali o ideologiche".