Sanità

Richiamo vaccinale in particolare per anziani e fragili
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GENOVA - "Nelle scuole nessuna mascherina e nessun distanziamento, non c'è al momento nessuna prescrizione e nessuna emergenza". Così l'assessore regionale alla sanità Angelo Gratarola alla vigilia dell'inizio della scuola in Liguria durante la conferenza stampa per fare il punto sull’andamento del Covid.

"L’imminente apertura della scuola – spiega l’assessore alla sanità Angelo Gratarola – le recenti disposizioni ministeriali relative alle raccomandazioni sui tamponi e l’incremento della diffusione del virus, per quanto inferiore a tutte le ondate precedenti, ci inducono ad alcune riflessioni. Innanzitutto, dobbiamo prepararci alla campagna vaccinale, rivolta in particolar modo alle persone fragili e a quelle anziane. E dunque va ribadito che il vaccino è fondamentale per evitare le forme più gravi di infezione da Covid che possono colpire le categorie a rischio. Siamo in presenza di un incremento dei positivi, ma non c’è bisogno di creare alcun allarmismo: il buon senso, che deve valere anche nella scuola che si appresta ad aprire, ci può far comprendere come sia sufficiente adottare idonei comportamenti utili a limitare la diffusione dei contagi: una opportuna areazione dei locali, il corretto lavaggio delle mani e restare a casa quando si presenta una sintomatologia compatibile con il covid, evitando in particolar modo i contatti con le persone fragili".

"I casi in crescita erano previsti ma non c'è da allarmarsi - spiega Gratarola - per la stagione invernale ci aspettiamo un ritorno del Covid che può essere oggi pericoloso, nelle sue ultime varianti, solo per fragili, ultra fragili, malati di varie patologie e grandi anziani per questo suggeriremo nei prossimi mesi ai soli soggetti fragili un richiamo vaccinale per Covid e influenza".

La campagna vaccinale dovrebbe iniziare a metà ottobre e i vaccini saranno raccomandati per gli over 60; ospiti di strutture per lungodegenti; donne in gravidanza in qualsiasi trimestre e in allattamento; operatori sanitari e sociosanitari e soggetti fragili per patologie pregresse di qualsiasi età.

"Inizialmente - ha sottolineato Filippo Ansaldi direttore generale di Alisa - si comincerà solo con gli over 80, gli ospiti delle Rsa e gli immunodepressi per una questione di disponibiltà di dosi".

“Il quadro epidemiologico – prosegue Filippo Ansaldi direttore generale di Alisa – mostra che siamo in una situazione di endemia con riaccensioni epidemiche caratterizzate dalla circolazione di nuovi varianti che sfuggono dalla pressione immunitaria del singolo, ma soprattutto a livello di popolazione. Siamo di fronte in queste ultime settimane a un incremento dei casi: dall’inizio di agosto assistiamo ad un aumento del numero di ricoverati nei nostri ospedali Sars-COv2 positivi che in questi giorni hanno raggiunto la media di 20 casi giornalieri. Sono valori più alti rispetto a quanto abbiamo visto in estate, ma decisamente inferiori rispetto alle ondate degli anni scorsi. C’è da sottolineare che i ricoverati in ospedale con infezione da Covid sono meno del 20%, una percentuale ancora inferiore a quella che abbiamo osservato nei mesi scorsi quando si attestava attorno al 30%. Ciò significa anche tra le persone ricoverate, il numero di quanti hanno effettivamente una infezione da Covid è ancora diminuito”.

“Per quanto riguarda le ultime raccomandazioni relative al testing sui soggetti che accedono nei pronto soccorso – aggiunge Ansaldi – il Ministero ha indicato nella recente circolare che il tampone deve essere effettuato al pronto soccorso alle persone con sintomi compatibili con Covid o che hanno avuto un contatto stretto con una persona positiva. Il tampone deve inoltre essere effettuato per proteggere le strutture ad alta prevalenza di soggetti fragili, prima del trasferimento alle strutture sanitarie o sociosanitarie”.

Bassetti: "Basta al terrorismo Covid, no al ritorno di bollettini e mascherine"

"La pandemia del passato oggi è endemia. Farmaci specifici, vaccini, regole d'igiene e galateo respiratorio sono la ricetta corretta per continuare a considerare il covid una malattia respiratoria acuta stagionale e nulla più - conclude il direttore unità operativa Igiene Ospedale Policlinico San Martino Giancarlo Icardi - Dal punto di vista epidemiologico oggi, in funzione delle sub varianti che stanno circolando, abbiamo più trasmissibilità, ma meno impatto sulla salute. Oggi, e lo dico da medico di sanità pubblica, dobbiamo usare la mascherina in condizioni particolari come gli ambienti sanitari in presenza di fragili, ma non ne dobbiamo abusare".

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