Sanità

Un team di medici principalmente italiani si alterna per essere presente durante l'intero anno e prestare assistenza a oltre 200.000 persone
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Nella bellissima location di Terrazza Colombo nel cuore di Genova, una mostra fotografica per riassumere in pochi scatti il mese di volontariato prestato da volontari dell'associazione Amicidiampasilava impegnata nell'assistenza sanitaria presso l'ospedale "Vezo" situato ad Andavadoaka, in Madagascar.


Un team di medici principalmente italiani si alterna per essere presente durante l'intero anno e prestare assistenza a oltre 200.000 persone distribuite in quasi 180 villaggi .L’Hopitaly Vezo viene inaugurato il 15 ottobre 2008 solo due anni dopo averlo progettato. La struttura, che si trova nel villaggio di Andavadoaka, è stata costruita su un terreno messo a disposizione dalla comunità locale.

In occasione dell’inizio dell’attività, l’Associazione dona l’Ospedale allo stato malgascio e attraverso un percorso articolato, nel rispetto di una progressiva collaborazione con il Ministero della Sanità, l’Hopitaly Vezo entra a far parte della rete ospedaliera erogante i servizi sanitari malgasci.

LA STORIA - Alcuni amici decidono di costruire un resort ad Ampasilava, nel sudovest del Madagascar. Ben presto la popolazione del villaggio viene a conoscenza della presenza di un medico. Comincia la richiesta di visite e in poco tempo il numero di persone che necessitano di interventi aumenta e attrezzarsi in modo più adeguato diventa una necessità primaria.
Nel settembre 2006 viene realizzato un piccolo ambulatorio, dotato di microscopio, elettrocardiografo, defibrillatore e poche altre attrezzature. Emerge l’esigenza di acquisire altri strumenti diagnostici: come procurarsi un ecografo? Costituire un’associazione è sembrata essere la via più appropriata. Il gruppo di amici, stimolato in particolare da Alessandro Pasotto e da sua moglie Rosanna Tassinari dà vita all’Associazione Amici di Ampasilava.

Il sogno diventa realtà: il 15 ottobre 2008 si inaugura la struttura che si chiama “Hopitaly Vezo” dal nome dell’etnia prevalente in quel territorio.