GENOVA - "Il mondo è dei microbi. La nostra battaglia contro i nemici invisibili", è questo il titolo del secondo e nuovo libro di Matteo Bassetti scritto con Martina Maltagliati che guarda non solo alla pandemia da Covid-19 ma anche al passato, all'esperienza del papà Dante Bassetti, così come alle prospettive future e alla lotta ad eventuali successive pandemie. "Il titolo sta a sottolineare come questi piccoli microrganismi siano sulla terra da molto prima di noi, quindi conoscono l'ambiente meglio di noi, si riproducono più velocemente e il mondo è più loro che nostro", spiega l'infettivologo genovese a Primocanale, anticipando i temi toccati all'interno del libro. La presentazione, che si è tenuta all'interno dell'area archeologica dei Giardini Luzzati di Genova, è stata trasmessa in diretta tv e streaming su Primocanale. "Il Covid non è arrivato per caso. Non dico che ce lo siamo andati a cercare, ma magari se avessimo rispettato maggiormente la natura e se in uno di quei mercati cinesi non fossero entrati animali selvatici forse oggi non avremmo avuto il salto di specie. Oggi dobbiamo sempre di più rispettare la natura".
"Una lezione da non dimenticare", così Bassetti aveva sigillato l'esperienza acquisita durante la prima ondata del 2020, in un libro che ripercorreva l'avvento del Covid-19 in Italia e la corsa contro il tempo negli ospedali, tra speranze e disillusioni, turni di lavoro massacranti e sperimentazioni coraggiose. In queste pagine, invece, si affronta la delicata incognita delle 'prossime' pandemie.
"Una seconda pandemia è già in corso ed è quella dei batteri resistenti agli antibiotici che purtroppo affligge i nostri ospedali e non solo"
"Altre pandemie come l'abbiamo vissuta nel 2020 credo che difficilmente ne avremo, se sapremo tutti insieme fare squadra per potere prevenire questi problemi. I problemi infettivi ci saranno sempre, dalle malattie tropicali come la dengue e la febbre gialla. Ci vuole un approccio one health, ovvero dobbiamo cercare di utilizzare tutte le risorse che abbiamo a disposizione per il mondo umano, quello degli animali e quello modo dell'agricoltura. Solo con un approccio globale potremmo un freno a quello che potrebbe costituire il pericolo di una nuova pandemia". Ma i microbi non sono soltanto e sempre dei 'nemici'.
"Per fortuna sono anche dei 'simpatici amichetti' in molte situazioni, pensiamo all'aceto o al vino o alla birra: è merito di alcuni microrganismi che ne consentono la fermentazione"
Il linguaggio è semplice e chiaro, adatto a tutti, anche ai ragazzi, nella speranza di fare divulgazione scientifica su un tema di così stringente attualità e che ci riguarda fin da bambini. "Matteo Bassetti dice quello che pensa, anche in maniera provocatoria, mettendoci come sempre la faccia. La parte che personalmente ho trovato molto interessante è stata quella del rapporto con il padre Dante Bassetti, uno degli infettivologi più importanti a livello internazionale e fondatore di una grande scuola, dalla ricerca dei farmaci per contrastare l'Aids alla denuncia del problema dell'abuso di antibiotici", commenta il giornalista Mario Paternostro, a cui è stata affidata la conduzione della presentazione con il direttore del Secolo XIX Luca Ubaldeschi. Tra i presenti, sono intervenuti anche il prefetto di Genova, il sindaco Marco Bucci e il governatore Giovanni Toti, entrambi accolti con fischi e insulti da una decina di manifestanti no Green Pass che si sono dati appuntamento proprio ai Giardini Luzzati per l'occasione.
E proprio per il fatto di essere bersaglio di continue minacce e stalking al cellulare dagli haters no vax o no Green Pass, nel corso della presentazione Bassetti ha ribadito ancora una volta quanto per lui sia necessario che "di fronte a queste esternazioni di violenza la magistratura dia un segnale chiaro, poiché la maggior parte pensano di potermi chiamare nel cuore della notte al cellulare, minacciare la mia famiglia e i miei figli, seguirmi per strada senza subire conseguenze". Anche per questo motivo si è reso necessario uno schieramento in campo di forze di polizia per una semplice presentazione di un libro. Provocatoriamente, ha commentato rispondendo ad una domanda sul 'bonus psicologo' così: "Per alcuni dopo questi due anni sarebbe necessario un bonus dello psichiatra per curare malattie mentali. La gente ha paura perché pensa che se esce si prende il Covid e muore, l’unico modo per uscirne è il vaccino: una volta completato il ciclo vaccinale, dovete tornare alla vita di tutti i giorni". E a proposito di vaccini, si è ribadita l'importanza di farlo per sé e per gli altri, a tutte le età.
"Credo che arriveremo anche alla vaccinazione della fascia 0-4 anni che già abitualmente vacciniamo contro l'influenza"
Infine si è aperta anche una finestra nel corso della chiacchierata sulla sanità ligure e nazionale, che secondo Bassetti esce bene dalla pandemia nonostante le riforme necessarie che dovranno esserci da qui ai prossimi anni. "In Liguria dobbiamo partire da quello che abbiamo fatto, credo che la risposta sanitaria di tutto il sistema ligure in piena pandemia sia stata straordinaria: ci vorrà una riorganizzazione, specialmente della medicina territoriale. Ci vuole più collegamento tra la medicina generale e gli ospedali: non sono d'accordo a riaprire gli ospedali territoriali, ma bisognerebbe potenziare poliambulatori con specialità diverse, dall'otorino all'oculista. Sono, invece, ancora a favore del numero chiuso a medicina, magari allargando il numero di posti disponibili. I medici italiani sono i più richiesti, ci vogliono risorse. Nel Pnrr avrei voluto vedere molti più fondi per questo: un infermiere non può guadagnare 1300 euro al mese così come un medico circa 2100. Un medico che si laurea in Italia è di altissimo livello e può andare dove vuole, con stipendi molto più alti".