Porto e trasporti

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di r.c.

A partire dal 6 ottobre, i primi Intercity e alcuni treni merci inizieranno a transitare sul nuovo quadruplicamento dei binari nel nodo ferroviario di Genova, parte fondamentale del progetto Terzo Valico dei Giovi, che continua nel suo sviluppo. Questo nuovo tratto sarà percorso da 18 Intercity che collegano Savona, Ventimiglia, Milano e il levante ligure, oltre ad alcuni convogli merci, senza modifiche nei tempi di viaggio. I pendolari possono tirare un sospiro di sollievo.

“Dal 6 ottobre sarà attivato il quadruplicamento dei binari sulla linea ferroviaria, parte integrante del Terzo Valico dei Giovi, che prosegue così il suo percorso di realizzazione - il commento del viceministro al Mit Edoardo Rixi - Il nuovo collegamento sarà utilizzato da 18 treni Intercity sulla tratta Savona/Ventimiglia – Milano/Levante ligure e da alcuni convogli merci, senza variazioni nei tempi di percorrenza. Il principale beneficio sarà la separazione dei flussi di traffico in ingresso e uscita dal nodo di Genova, con maggiore regolarità della circolazione e riduzione dei disagi in caso di eventuali anomalie. Un intervento che migliorerà la gestione del traffico ferroviario, libererà progressivamente la linea costiera a vantaggio dei treni regionali e consentirà di aumentare puntualità e qualità del servizio per cittadini e merci. Inoltre, con l’attivazione del Terzo Valico e il completamento del nodo di Genova, sarà possibile garantire collegamenti diretti tra il porto di Voltri e Milano, rafforzando la competitività logistica del nostro territorio”.

 Per quanto riguarda il Terzo Valico, Rixi dice che "l'obiettivo è arrivare al completamento delle opere civili tra la fine del 2026 e l'inizio del 2027" e che "con l'attivazione del Terzo Valico e il completamento del nodo di Genova, sarà possibile garantire collegamenti diretti tra il porto di Voltri e Milano, rafforzando la competitività logistica del nostro territorio".
"Oggi c'è un'opera di qualità - ha concluso Rixi -. Per me è importante far capire che i disagi poi spariscono nel momento in cui si riesce ad avere un servizio diverso. Bisogna far capire che le opere pubbliche non si fanno con un like su Facebook, ma con tanto sacrificio".

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