
Un'area di 36mila metri quadrati del Nuovo Borgo Terminal Container nel porto di Pra' è stata sequestrata martedì pomeriggio per garantire la sicurezza di un camminamento di cinquanta metri, ritenuto non conforme dal tribunale penale.
La misura, che arriva dopo due anni, risponde al gravissimo incidente del 2023, quando il portuale Nicola Magno, allora 41enne, subì l’amputazione delle gambe dopo essere stato schiacciato da un carrello. Il provvedimento, emesso dal pubblico ministero Giuseppe Longo ed eseguito dalla sezione Ambiente e difesa costiera della capitaneria di Porto insieme al Psal di Asl3, ha bloccato circa 6mila cassoni, causando significativi disagi al traffico portuale negli ultimi due giorni.
Sicurezza in porto in aree di manovra
Il problema risiede in una zona "promiscua" dove lavoratori a piedi e mezzi meccanici in manovra coesistono, rendendo difficile la separazione completa dei camminamenti dalle aree di manovra ma assolutamente necessaria. L’azienda, come riferito da Salvatore Prato, presidente e ad del Nuovo Borgo Terminal, si era attivata subito dopo l’incidente, collaborando con il responsabile del servizio prevenzione e protezione e un tecnico per mettere in sicurezza il camminamento, inviando diverse relazioni agli inquirenti. Tuttavia, tali misure non sono state giudicate insufficienti dal pm, che ha disposto la chiusura improvvisa del terminal.
Prato ha assicurato che l’azienda sta adottando tutte le misure richieste per risolvere la situazione. Tuttavia, il sequestro evidenzia una criticità: pur essendo legittima e necessaria per la sicurezza dei lavoratori, la misura, arrivata dopo due anni, ha generato ripercussioni su tutto il porto, il presidente Prato spera che vengano tolti i sigilli oggi stesso.
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IL COMMENTO
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