Porto e trasporti

L’occasione è stata colta per fare il punto sul piano di dimissioni, demolizioni e bonifiche che Enel sta realizzando.
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LA SPEZIA - Dal carbone al Gnl: la trasformazione della banchina dell'ex molo Enel della Spezia è quasi una metafora del percorso che impone una maggiore consapevolezza ambientale verso la transizione energetica. Parte della nuova banchina, bonificata e liberata, andrà in concessione a Gnl Italia per il servizio di trasbordo di cisterne di gas naturale liquido dal rigassificatore di Panigaglia. Entro fine marzo lo spazio utilizzato dalle navi carboniere per alimentare la centrale di Vallegrande tornerà a disposizione dell'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Orientale. L'area sarà sgombrata completamente in estate, quando sparirà anche il primo tratto del nastro trasportatore del carbone. Ad oggi sono oltre 1400 le tonnellate di ferro recuperato che verrà fuso e riutilizzato in un’ottica d’economia circolare.

Al sopralluogo sulla banchina di cui si sta realizzando la bonifica erano presenti il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale Mario Sommariva, il segretario dell’Ente Federica Montaresi, il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini e i referenti di Enel. “La riqualificazione delle aree Enel con la messa in pristino del pontile e delle aree a mare rappresenta un'occasione storica per la città della Spezia – ha commentato Sommariva -. Si presenta la possibilità per progetti di rigenerazione urbana, produzione di energia da fonti rinnovabili e l'occasione per nuovi progetti industriali. Il porto, che con i suoi investimenti ed i suoi progetti infrastrutturali e di innovazione, è uno dei motori essenziali di questa fase di trasformazione della città, vuole essere un interlocutore fondamentale del processo di riconversione in corso. Di particolare importanza sarà la partnership con Enel, nel solco dei protocolli d'intesa stipulati già nel 2021, nei diversi progetti di decarbonizzazione delle attività portuali che vedono nell'elettrificazione delle attività operative, a partire dal cold ironing, il fulcro del porto di domani.”

“Lo stop al carbone a cui siamo giunti ha rappresentato una svolta epocale per la città e ha dato il via ad un nuovo futuro basato sulla valorizzazione tecnologica e innovativa dell’area – ha aggiunto il sindaco Peracchini -. L’Amministrazione Comunale è costantemente impegnata nel seguire passo passo un percorso sinergico con Enel Spa per valutare iniziative orientate alla riqualificazione dell’area di centrale in un’ottica ambientale e sostenibile e le prime demolizioni avviate rappresentano passi concreti verso questa direzione.”

L’occasione è stata colta per fare il punto sulle iniziative che Enel sta sviluppando sul sito della centrale, sulle altre opere di dismissione e successive demolizioni degli impianti della vecchia centrale a carbone, comprese le attività di caratterizzazione ed eventuale bonifica dei suoli.   “E’ in corso un piano di attività che consiste in interventi di smantellamento totale o parziale delle opere esistenti, alcune delle quali sono già state completate - ha spiegato Vincenzo Cenci, Responsabile Impianto La Spezia -. Stiamo cercando di liberare le aree da una parte ci sono dei progetti di recupero energetico per Enel, come il fotovoltaico, dall’altra spazi che verranno restituiti: la superficie è molto grande e stiamo predisponendo alcune aeree per altri usi non diversi da industriali. Sono state demolite le cisterne degli olii combustibili e due serbatoi.Nel mese di settembre è iniziata la demolizione del nastro trasportatore che collega l'area a mare col deposito carbonifero e con l'impianto, e la torre che sorge sulla banchina portuale. Anche la ciminiera è nel programma di demolizione, ma verrà abbattuta non prima della fine dell’anno prossimo”.

Enel è impegnata nella transizione del sito della Spezia attraverso la realizzazione di un polo energetico innovativo. Attraverso la sottoscrizione del Protocollo di Intesa del 15 giugno scorso, l’Azienda condivide con il Comune della Spezia le iniziative che vorrebbe sviluppare sul sito: l’installazione di un sistema di accumulo di energia elettrica (BESS), con capacità installata 21 Mwe;  lo sviluppo di un impianto fotovoltaico, la cui capacità installata sarà di circa 7,3 Mwe; lo sviluppo di ulteriori iniziative sviluppate da terze parti in ambiti diversi da quello energetico, come la filiera manifatturiera. Il Protocollo prevede anche il supporto di Enel alla realizzazione di progetti a favore della comunità, mettendo a disposizione alcune aree dell’impianto non più funzionali. Per Enel erano, inoltre, presenti: Luca Marena, responsabile Lavori Enel, Nicola Bracaloni, Responsabile Italia Impianti a Carbone Enel Produzione, Marilisa Partipilo, Responsabile Affari Istituzionali Area Nord Ovest e Piero Luigi Bianchi, Referente Affari Istituzionali Liguria.