Porto e trasporti

Stamani l'avvio della sesta edizione, l'appello del presidente Paolo Pessina
2 minuti e 43 secondi di lettura

 

GENOVA - La sesta edizione della Genoa Shipping week verrà certamente ricordata come quella dei record: dopo quattro anni di assenza, causa Covid, torna il dinner in presenza, giovedì 12 ottobre al padiglione di Jean Nouvelle, con 3500 persone "un vero record europeo, pensate che ci sono anche 200 persone in lista di attesa. Credo che questa eccezionale partecipazione confermi l'importanza dell'evento, ormai è un vero e proprio must esserci" spiega fiero il presidente di Assagenti Paolo Pessina. Stamani a palazzo San Giorgio si è aperta la Genoa Shipping week con un convegno dal titolo "Mediterraneo, rotta fra gli scogli". Il Mediterraneo è al centro in questo momento più che mai del mondo, nel senso che è un mare che tutti hanno navigato, che tutti hanno voluto navigare, però è anche un mare pieno di insidie, dove da tutti punti di vista, geopolitico, economico e in particolare per quanto riguarda lo shipping, è pieno di opportunità fin dalla storia, ma è anche un mare dove della storia è stata oggetto di tante difficoltà, tanti scogli che chi è bravo è in grado di superare. Quindi questa mattina il nostro convegno ha come argomento esattamente questo, geopolitica, economia, logistica e shipping del Mediterraneo. 

Qual è il suo messaggio per questa edizione della Genoa shipping week, il vostro appello in un momento in cui il porto di Genova sta vivendo una grande svolta almeno dal punto di vista infrastrutturale?

Genova una città in forte cambiamento, e quindi lo stesso slogan lo stesso motto è quello della shipping Week, del cambiamento del coinvolgimento, e quindi abbiamo coinvolto tutte le associazioni ed istituzioni locali, abbiamo avuto una risposta e un ritorno incredibili, quindi vuol dire che la strada è quella giusta, la scelta è stata giusta e tutti insieme stiamo lavorando per un obiettivo, quello di far sì che Genova ritorni ad essere la capitale dello shipping del Mediterraneo. 

Io sono un ottimista fondamentalmente, quindi qualsiasi difficoltà legata alle infrastrutture penso possa essere superata, l'importante è che vengano realizzate, lo dico sempre e sono forse l’unico che lo dice, che le shipping line guardano, per decidere se scalare un porto, quella che è l’offerta infrastrutturale a terra, e a Genova per la prima volta c’è un offerta infrastrutturale a terra che attira l’interesse di tutte le shipping line, le navi arriveranno oltre i 20.000 teus, e questo farà sì che Genova diventi la porta per i mercati del Nord Europa nel Mediterraneo. 

Il terzo valico ad esempio non ha ancora un anno di apertura...

E' vero ma siamo in una fase di realizzazione, ormai siamo all’80%, quindi l’obiettivo è lì vicino, basta fare l’ultimo miglio e quindi riusciamo a raggiungere l’obiettivo, cioè avere il terzo valico. 

Il 12 ottobre il culmine con il dinner, quante persone avete raccolto?

Questo è un successo insperato, noi a marzo eravamo timorosi perché è il primo dinner dopo quattro anni, perché con il Covid non l’abbiamo fatto, ci chiedevamo se ci sarebbe stato interesse. In realtà abbiamo raggiunto il record dei record, anche europeo, 3500 partecipanti, e abbiamo comunque anche una waiting list di persone che vorrebbero partecipare. Genova è un must della serie, io ci sono non ci sono, e questo ci può solo far piacere, ribadisce quello che è l’interesse degli operatori, di stare insieme e di fare business insieme".