VADO LIGURE - Il Ministero dell'Ambiente ha confermato che spetterà alla Regione Liguria esprimere entro 60 giorni lo screening di Valutazione di impatto ambientale (Via) sulla localizzazione dell'impianto di produzione a Vado Ligure (Savona) dei cassoni per la nuova diga di Genova. Lo annuncia il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti a margine della firma del protocollo d'intesa per lo sviluppo, la sostenibilità e l'occupazione di Vado Ligure.
"Il ministero dell'Ambiente ci ha comunicato che la competenza spetta alla Regione. Lo screening di Via si concluderà entro i prossimi 60 giorni. Trattandosi di una localizzazione già prevista per i cassoni della diga di Vado, tendo a dire che la Via avrà lo stesso esito", dice Toti.
"Auspicabilmente tutti i cassoni della nuova diga di Genova saranno realizzati a Vado, ma la prudenza dell'Autorità portuale è quanto mai opportuna, nel piano di cantiere della diga inserisce lo stabilimento di Vado, resta quello di Pra' che contiamo di non dover usare, ma siccome si tratta di un'opera da concludere entro la fine del Pnrr, ovviamente tutti gli impianti restano nel piano di cantiere", ribadisce Toti.
"Cercheremo di fare il più possibile dei cassoni della nuova diga del porto di Genova a Vado, il più possibile vuol dire che dovremo vedere le autorizzazioni ambientali che ci arriveranno, cosa diranno dal punto di vista dell'impatto complessivo ambientale. Quando avremo la Via per Vado saremo in grado di fare una pianificazione puntuale della produzione dei cassoni" dichiara il presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini a margine della firma del protocollo d'intesa per lo sviluppo, la sostenibilità e l'occupazione di Vado Ligure.
"Il tema dei cassoni non mi appassiona, lo trovo di terza -quarta importanza rispetto alla difficoltà dell'opera. - ribadisce Signorini - L'obiettivo del viceministro Rixi di compatibilizzare le sofferenze e le difficoltà accumulate nel Ponente genovese nell'area di Pra' minimizzando al massimo la produzione dei cassoni là e facendoli il più possibile a Vado, è molto corretto. Però aspettiamo di avere la Via altrimenti parliamo un po' a vanvera".
"L'accordo da oltre 100 milioni di investimenti che firmiamo oggi non ha per nulla un carattere compensativo della produzione dei cassoni a Vado", sottolinea il presidente. Il secondo lotto della diga foranea di Vado sarà realizzato dopo la nuova diga di Genova? "No, perché i siti di produzione dei cassoni saranno diversi, - replica Signorini - quelli per la diga di Vado resteranno prevalentemente sulla diga, quelli per la diga di Genova saranno in testata alla piattaforma e nella parte di Levante della piattaforma, quando li avremo a regime potremo produrre per entrambe le dighe".
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