GENOVA - Sono arrivate nella notte due offerte relative alla gara per la realizzazione della nuova diga foranea di Genova. Un'attesa durata tutto il giorno. Tutti appesi a una o più Pec, la posta elettronica certificata, che dovevano arrivare entro mezzanotte in Autorità di sistema portuale sulla base di quella che è una trattativa privata nata dopo il primo bando andato deserto. A inviare le offerte con le rispettive proposte tecniche economiche per la costruzione della nuova Diga di Genova i due raggruppamenti Webuild (capofila con Fincantieri, Fincosit e Sidra) e il Consorzio Eteria (con Gavio, Caltagirone, Acciona e Rcm). Il prossimo passo, a stretto giro, sarà la valutazione del contenuto tecnico delle proposte da parte di un collegio indipendente di esperti, si spiega in un comunicato dell'Autorità portuale.
Era stato il ministro alle Infrastrutture Enrico Giovannini, l’altro ieri in visita a Genova, a spiegare che le aziende interessate a portare avanti i lavori "sono state nuovamente invitate entro martedì a offrire le loro proposte. Alla fine le due offerte sono arrivate alla mail dell'Autorità portuale di Palazzo San Giorgio. Lo stesso presidente dell'Autorità portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini appena la settimana scorsa nel corso di Terrazza Incontra su Primocanale aveva spiegato che l'obiettivo è entro luglio di ricevere le offerte.
Un mese fa il bando è andato deserto con le due cordate di imprenditori, We Build - Fincantieri e la spagnola Aciona con Gavio e Caltagirone che alla fine non si siano presentate alla gara per la realizzazione della nuova diga foranea di Genova. Dopo la parziale battuta d'arresto poi di fatto le trattative con le stesse due cordate sono andate avanti in queste settimane. A bloccare le offerte sarebbero state alcune clausole presenti nel bando. La prima riguarda la questione dell'adeguamento dei prezzi, la seconda il rischio geologico legato ad alcuni aspetti del fondale dove la diga andrebbe a sorgere. In questi giorni anche altri punti sono stati affrontati.
MINISTRO GIOVANNINI: "SPERO VALUTAZIONI RAPIDE" - "La partecipazione di due importanti raggruppamenti alla nuova gara per la realizzazione della diga foranea di Genova è una notizia molto positiva, che consente di procedere verso la realizzazione di un'opera fondamentale per lo sviluppo della portualità italiana". Così Enrico Giovannini, dopo la partecipazione delle imprese alla gara per la diga di Genova. "Mi auguro che le valutazioni tecniche ed economiche - sottolinea - possano essere effettuate al più presto per arrivare rapidamente all'avvio delle attività. Ringrazio il Presidente Signorini per il lavoro che sta svolgendo per innovare in profondità il Porto di Genova".
GOVERNATORE TOTI: "RESTERA' DELUSO CHI ESULTAVA PER PER LO STOP" - “La presentazione di due proposte da altrettanti solidi gruppi imprenditoriali alla gara per la diga del Porto di Genova è un’ottima notizia - commenta il presidente di regione Liguria Giovanni Toti -. Spiace deludere i soliti uccelli del malaugurio che nelle scorse settimane esultavano allo stop dell'opera, dicendo che mai si sarebbe realizzata. A fronte del loro pessimismo, che per anni è stata la cifra dell'immobilismo ligure, le istituzioni non si sono mai perse d'animo e si sono impegnate lavorando alacremente per ripartire immediatamente, raggiungendo in tempi record questo risultato. Un punto di partenza per la realizzazione di un’opera fondamentale non solo per Genova e per la Liguria ma per tutto il Paese. Si tratta di un’infrastruttura strategica per consentire un ulteriore sviluppo del primo porto del Mediterraneo – aggiunge Toti - con importanti ricadute economiche e occupazionali. È la dimostrazione che il modello Liguria, basato sulla collaborazione istituzionale tra tutti gli enti, funziona e permetterà al nostro sistema portuale di diventare più efficiente, più moderno e capace di movimentare quantitativi sempre maggiori di merci e persone”.
Il bando iniziale era, per la prima parte dei lavori, per un valore di 900 milioni (troppo pochi per le aziende interessate, almeno da 300-400 milioni), mentre l'intera opera vale un miliardo e 300 milioni. Tutto il settore con il presidente dell'Authority e le istituzioni locali sottolineano l'importanza dell'opera per Genova e non solo. La nuova diga permetterebbe al porto genovese di competere ancora di più con le altre realtà europee. La diga rientra nelle opere fondamentali previste dal Pnrr (Piano nazionale ripresa e resilienza). A preoccupare le aziende era stato anche il rialzo dei prezzi delle materie e non solo legate al quadro internazionale.
Per quanto riguarda i tempi di realizzazione dell'opera l'obiettivo è concludere una primaria parte della nuova diga foranea entro il mese di dicembre del 2026. "La nuova diga foranea, progettata per consentire al Porto di Genova di ospitare navi di ultima generazione adeguandosi alle esigenze del mercato e per garantire migliori condizioni di operatività per le manovre di accesso, è inserita nel programma straordinario di investimenti urgenti per la ripresa e lo sviluppo del porto (DL 130/2018 ) ed è stata anche introdotta fra le dieci opere pubbliche di particolare complessità, soggetta alle speciali disposizioni di legge (D.L. 77/2021, art.44). La configurazione della nuova diga foranea consentirà l’ingresso di grandi navi portacontainer da 400 metri di lunghezza e 60 metri di larghezza. L’intervento prevede la creazione di un canale di accesso a levante, lungo 2,800 mt che arriverà ad una larghezza di 400 mt davanti alle banchine di Sampierdarena" si legge in una nota di Autorità portuale.
IL COMMENTO
Regionali, alla Liguria servono politici che sappiano domandare scusa
Il nuovo Galliera non si tocca. Sarebbe un disastro per la sanità