Paolo Emilio Signorini, presidente dell'Autorità Portuale di Sistema Genova-Savona, in un'intervista a Primocanale delinea le strategie per rilanciare l'operazione della diga di Genova, dopo che la gara è andata deserta: "Non è una notizia drammatica, avremmo preferito non si verificasse ma è andata così: noi avevamo fatto manifestazione di interesse, grandi raggruppamenti hanno partecipato. Abbiamo avuto ultimi colpi di coda della pandremia e la guerra, che hanno creato una spinta inflazionistica molto forte, impattante sui costi. Noi abbiamo considerato tutto nella lettera di invito, ma le imprese non hanno presentato l'offerta".
VOLONTA' - "La gara è andata deserta come succede talvolta. Con le imprese non abbiamo rapporto negativo, ci hanno anticipato le loro difficoltà, ma confermata la volontà di costruire l'opera e verificare come proseguire".
TRATTATIVE - "Il codice dei contratti impone una gara perché è giusto che tutti quelli che sono sul mercato possano partecipare. Se poi la gara va deserta, noi siamo legittimati ad andare con una negoziazione diretta con le stesse imprese e più in generale col mercato".
IPOTESI - "Noi già durante le ultime fasi della procedura appena conclusa, avevamo ragionato di alcuni correttivi. Possiamo mettere a gara un primo grande stralcio, concentrandovi tutte le risorse. Poi possiamo essere più incisivi nel venire incontro alla richiesta delle imprese relativa al caro prezzi".
GOVERNO - "Il governo ha approvato e finanziato l'opera, c'è stata una buona cooperazione tra governo e istituzioni locali. Il sindaco ha chiare le potenzialità di questa opera e del suo valore aggiunto. E' una grande opera, le grandi opere comprendono imprevisti. Capisco che i toni salgano, ma bisogna sempre inquadrare tutto nella giusta cornice".
MODIFICHE - "Il consiglio superiore dei lavori pubblici ha chiesto se la lunghezza del molo possa essere ridimensionata rispetto al piano iniziale: ci ragioneremo".
TEMPI - "Ci sono tempi per fare contrattualizzazione in tempi brevi, il cantiere potrebbe partire all'inizio dell'anno prossimo: non è tutto così facile né semplice, certo, ma nemmeno si deve ripartire da zero".
IL COMMENTO
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