Porto e trasporti

Parla il rappresentante dei cinesi di Cosco a Genova
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GENOVA - "Vedo a Genova una specie di stanchezza, non vedo tanti imprenditori che hanno voglia di fare, di rimboccarsi le maniche e di investire nonostante si stia vivendo un momento di grandissime opportunità". Così Augusto Cosulich, presidente della Fratelli Cosulich, veterano del mondo dello shipping, rappresentante tra gli altri del gruppo cinese Cosco, esce allo scoperto lanciando un vero e proprio appello al mondo dell'imprenditoria locale: "E' un momento di grande sviluppo, mai negli ultimi decenni si erano registrati dati così positivi relativi alla crescita, sia a Genova, che in Liguria che in Italia. E' il momento di fare impresa, di investire, di creare lavoro, mentre noto a Genova una sorta di stanchezza, spesso si tengono i soldi in banca senza investirli". "Noi come gruppo negli ultimi anni abbiamo fatto tanto, siamo cresciuti, abbiamo 105 società nel nostro gruppo, chiuderemo con un fatturato di circa un miliardo e mezzo".

 

Cosulich svela anche di aver acquistato due bettoline da 50 milioni l'una, con opzione per una terza, per i rifornmimenti di lng, il gas naturale liquefatto, "e speriamo, come ci sembra di aver capito dal sindaco, che a ponte Somalia, dove andranno i depositi costieri di Carmagnani e Superba, possano trovare anche spazio i depositi di lng di cui potremo usufruire". 

 

Un altro dato che nota l'imprenditore è una rinnovata "e negativa" litigiosità, come un tempo, nel porto di Genova: "Ne è un esempio la votazione in comitato portuale della concessione al terminal Rinfuse (dove Spinelli ha fatto tantissimo, investendo e creando posti di lavoro), che ha visto il no di Canavese. Cioè, capisce che se ci sono quattro membri e uno vota contrario è tutto detto...". 

 

Sul terminal Rinfuse chiediamo a Cosulich se secondo lui, nel caso un giorno si decidesse "a tavolino" il trasferimento di questa tipologia di merce nel porto di Savona, le compagnie che trattano questa merce andrebbero automaticamente là o si rischierebbe che scelgano altri porti non liguri: "Credo che comandi la merce, scelga la merce quindi non è detto che automaticamente il traffico rinfuse resti al 100% in Liguria". Diverso il discorso della nuova diga: quando sarà spostata e navi fino a 24mila contenitori potranno arrivare a Sampierdarena, è automatico che arrivino e il porto di riempia di nuovi container oppure non è detto che questo accada? "In questo caso credo di sì, che la maggiore offerta di spazi porterà più navi e più traffici, anche se poi ci sarà il collo di bottiglia legato alle carenze infrastrutturali".

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