Ieri e domani, da braccio destro del sindaco Marco Bucci al possibile futuro primo cittadino. Pietro Piciocchi, ancora una volta, si racconta a Primocanale durante la lunga giornata di caccia al candidato in occasione delle ultime 24 ore di campagna elettorale. Da Sestri Ponente a via XX Settembre fino a Staglieno, una giornata piena di impegni per il vicesindaco facente funzioni che in uno dei trasferimenti a bordo del van di Primocanale si dice stanco ma felice dopo gli ultimi mesi di lavoro.
Caccia al candidato, le ultime ore di campagna elettorale. Piciocchi sul van, Crucioli a Boccadasse - CLICCA QUI
Come è stata questa campagna elettorale?
"Per me è stata una campagna elettorale molto bella, ho incontrato tantissima gente, incontri casuali ma molto costruttivi, anche quando ho ricevuto critiche - perchè è capitato - le ho prese come costruttive e questo mi ha fatto piacere perché mi ha anche fatto pensare, mi ha fatto ragionare su che cosa possiamo migliorare, come possiamo lavorare, quindi il mio bilancio è assolutamente positivo per quello che mi riguarda. D'altra parte credo che tutti, indipendentemente da quelli che saranno i risultati, possano testimoniare che quella del centrodestra e la mia campagna è stata di entusiasmo crescente. Siamo partiti con dei sondaggi e dei pronostici molto sfavorevoli di grande distacco e oggi, invece, ci dicono qualcosa di totalmente diverso, quindi io sono molto ottimista".
Cosa non le è piaciuto?
"Non mi è piaciuto non potermi confrontare in maniera aperta con la mia principale antagonista sui temi della città. Credo che i genovesi avrebbero avuto diritto a un confronto senza filtri, senza domande prestabilite, senza tempi predefiniti. Questo mi è un po' mancato. Per il resto vorrei dire anche una cosa perché molti mi hanno fatto delle domande su quelli che sono stati i colpi bassi. Io penso che in questa campagna naturalmente i toni sono stati accesi perché c'è la passione. Talvolta si sbaglia, si trascende. Io penso di non avere mai mancato di rispetto, però guardate che le offese le ho ricevute anche io, alcune anche molto pesanti e non solo da leoni da tastiera, anche da candidati nelle liste della sinistra".
Qual è stata l'offesa che le ha fatto più male, che le ha dato più fastidio?
"Quando hanno detto che sono un coniglio riproduttore, alcune cose volgari che non voglio ripetere perché non è il caso. Però mi avete mai sentito lamentarmi? Mai. Perché io penso che un sindaco deve essere pronto anche a subire offese, a subire insulti, che non ci dovrebbero essere, certo, però poi purtroppo il mondo è anche questo, e il primo cittadino se li deve fare scivolare addosso. Perché la gente non vuole un sindaco che faccia la vittima, un sindaco che frigni, che piagnucoli. Io credo che in questo si veda la pasta e la personalità delle persone. Nell'ultimo periodo sembra quasi che le offese ci siano state solo da una sola parte, e che da quella parte oggi venga fatto un certo tipo di vittimismo, sempre per non entrare nei temi. Io le offese le ho ricevute, tali e quali, e forse anche peggio, ma non mi sono mai lamentato. E non mi lamenterò mai, perché la città ha bisogno di persone affidabili, rassicuranti, forti, che uniscano".
Se vincesse ha già pensato alla squadra?
"L'unica certezza in questo momento è la mia vice sindaco, che sarà Ilaria Cavo, che abbiamo scelto dall'inizio e con un atto di trasparenza abbiamo raccontato ai genovesi. Sul resto ho pensato agli assessorati che vorrei, vorrei l'assessorato alla salute, alla formazione, che è un tema importantissimo ma anche l'assessorato all'agricoltura e alla cooperazione all'interno dell'assessorato allo sviluppo economico. Sono materie su cui il Comune non ha delle competenze dirette, ma sono ambiti di sviluppo del nostro territorio e di crescita della nostra città molto importanti, su cui deve partecipare alla programmazione. Penso anche che la giunta debba essere una giunta politica, perché è una giunta che ne viene chiaramente dalle elezioni. Ai partiti chiederò persone di livello, persone che abbiano una storia".
Qual è la prima cosa che farà se sarà eletto sindaco?
"La prima sarà la conferma della gratuità del trasporto pubblico, le nostre misure, le nostre politiche tariffarie agevolate, la gratuità della metropolitana, dei trasporti verticali, gli over 70, gli under 14. E sarà come oggi, senza l'ISEE, perché io non voglio costringere le persone, soprattutto i nostri anziani, a fare le coda ai CAF, non ci penso nemmeno. Queste erano le idee che predicava la sinistra su questo, salvo oggi aver cambiato idea, ma non mi interessa. E questa sarà la prima cosa. Poi mi sono impegnato a estendere a tutta la città i vigili di quartiere, perché la Polizia Locale si deve occupare di sicurezza urbana, lo sta già facendo con competenza e abbiamo bisogno di presidio del territorio, così come voglio potenziare la presenza degli operatori ecologici nella nostra città, perché dobbiamo dare uno scatto alla pulizia. Invece il primo atto pubblico, vi dico, ci ho pensato lungamente, sarà un atto per me molto significativo, perché chiederò di poter fare visita al reparto dei bimbi oncologici dell'ospedale Gaslini, perché dare un segnale molto chiaro all'inizio del mandato di attenzione all'infanzia, di attenzione a quelle comunità che si prendono cura di chi è più fragile, di chi è più debole e che noi vogliamo sostenere".

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IL COMMENTO
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