
È uno dei temi affrontati durante la campagna elettorale a Genova. Le politiche abitative sono state argomento di confronto anche durante i diversi Terrazza Incontra che hanno visto i candidati rispondere alle domande dei giornalisti di Primocanale. A Genova sono diversi i temi: da una parte il proliferare di affitti brevi soprattutto nel centro storico, dall'altra l'aumento del costo degli affitti con un calo dei contratti. Sono oltre 40mila poi le case sfitte in città. A questi si aggiungono i temi delle case destinate alle famiglie in difficoltà.
Il candidato sindaco del centrodestra Pietro Piciocchi ha annunciato un piano per azzerare le liste di attesa delle case popolari. A Genova sono circa duemila per persone che aspettano. "Abbiamo un patrimonio di edilizia residenziale pubblica di case popolari che potrebbe essere sufficiente per soddisfare questa domanda - ha spiegato durante un Terrazza Incontra Piciocchi -, quindi dobbiamo lanciare un grande piano di recupero, ho le idee chiare su come farlo con dei partenariati pubblico privati".
Sulle tante case sfitte anche Ilaria Cavo, eventuale vicesindaco in caso di vittoria di Piciocchi parla di politiche abitative: "Avere un fondo di garanzia per stimolare gli affitti in modo poi di avere una tutela per il proprietario nel caso in cui l'inquilino vada in morosità è un meccanismo che possiamo mettere in campo. Serve recuperare il giusto equilibrio tra turismo e popolazione".
Sul tema politiche abitative entra anche la candidata sindaca per il centrosinistra Silvia Salis. "Genova vive una situazione assurda, una città pensata per un milione di abitanti e nel tempo si è svuotata. Nonostante questo, con decine di migliaia di appartamenti vuoti, c'è un tema di persone che non trovano una casa e questo vale sia per quanto riguarda l'edilizia popolare che per quanto riguarda anche gli affitti brevi. Da questo punto di vista sto guardando con attenzione quello che sta facendo Firenze che sta gestendo il tutto in modo tale da tenere in equilibrio aspetto turistico e residenzialità" spiega Salis.
Firenze ha predisposto un regolamento comunale con un registro pubblico, maggiori controlli, bloccato le nuove autorizzazioni nelle aree Unesco, sanzioni per chi non rispetta le normative e decadenza delle autorizzazioni dopo 12 mesi di inattività. A cui si aggiunge la rimozione delle keybox e l'obbligo dell'identificazione del codice identificativo all'esterno per chi affitta a turisti.
E sulle liste d'attesa per le case popolari la candidata Salis dice: "Il Comune si deve fare garante, ristrutturare il patrimonio che ha, ampliarlo e garantire il pagamento degli affitti".
Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsApp, Facebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook
IL COMMENTO
Vi racconto la magia del concerto dei Beatles a Genova: "Io c'ero"
Fracchiolla dimesso solo da ruoli regionali, non da Genova Centro