GENOVA - Nella giornata della commemorazione del crollo di ponte Morandi (14 agosto 2018, 43 vittime ndr) presente anche il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, che ha annunciato di tornare l'anno prossimo con un disegno di legge che riconosca anche i cittadini vittime non di una calamità ma dell'incuria e del mancato lavoro svolto.
"Noi piangiamo 43 vittime non della sfortuna, non del caso o del cambiamento climatico, ma della avidità dell'uomo e spero che qualcuno paghi il conto - ha dichiarato il ministro del Mit Matteo Salvini -. Questo ponte è rinascita, ha dimostrato unità ed efficienza. Conto di tornare l'anno prossimo con un disegno legge che equipari i cittadini vittime dell'incuria alle vittime del terrorismo. Ci sono stati miliardi di profitto, da investire in manutenzione ma non è stato fatto. Non anticipo sentenze, ma voglio tornare l'anno prossimo con disegno legge che equipara queste vittime a quelle terrorismo".
L'obiettivo adesso è quello di potenziare il personale di Ansfisa (Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali) che è nato per controllare quanto accade. "Ho nominato pochi mesi fa un nuovo dirigente e conto di potenziare il personale. Certo in nove mesi non si riesce a fare quello che non si è fatto per 30 anni ma settimanalmente ho contatti con Ansfisa per i controlli su tutte le infrastrutture, gallerie comprese. Quello che è accaduto a Recco (il pullman che ha preso fuoco in galleria, ndr) solo per miracolo non ha causato un dramma e quindi vorrei evitare di aspettare altri miracoli" ha proseguito Matteo Salvini.
Il vicepremier Matteo Salvini, che ai fatti del 2018 era vicepresidente del governo Conte I, torna a commentare il tema delle concessioni e del perché all'epoca non fu revocata la concessione. "Non ero io presidente del consiglio. Espressi in diverse sedi il mio parere ma non sempre puoi avere ragione. Diciamo che ho espresso il mio parere di recente anche su altre situazioni autostradali, ho espresso il mio parere sui prelievi degli extraprofitti delle banche, in alcuni casi ho avuto ragione - ha aggiunto Salvini - mentre nel caso di Autostrade per l'Italia purtroppo no".
Il ministro delle Infrastrutture e dei Traporti Salvini è intervenuto anche sul tema legato alle infrastrutture, ribadendo la necessità del Terzo Valico e della Gronda. "Si tratta di tutte cose di cui si chiacchiera da qualche decennio ma mi impegno affinché nei prossimi anni diventino realtà - ha spiegato Matteo Salvini -. Sto chiedendo a imprese e società di accelerare sulle infrastrutture di cui la città ha bisogno. Il Mit gestisce più di 21 mila opere tra ponti e viadotti e stiamo facendo ricognizione per recuperare qualche decennio di incuria".
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IL COMMENTO
Grazie dei consigli, caro Principe
Il Pd ha i voti e i giovani forti, ma restano i “parrucconi”