Il Pnrr cambia. Il Ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto ha proposto una revisione da 16 miliardi di euro che coinvolge 144 misure contenute nel Piano nazionale di ripresa e resilienza. Ma la modifica più importante e delicata riguarda lo spostamento di progetti per 15,89 miliardi di euro che di fatto usciranno dal PNRR. La maggior parte verrà dirottata su altri fondi europei perché in ritardo rispetto alle scadenze e quindi a rischio. Tutte le regioni sono rimaste sorprese, il Governatore della Campania De Luca ha detto: "Tagli al Sud, una rapina clamorosa".
"Sorpreso ma moderatamente ottimista il Governatore della Liguria Giovanni Toti ospite negli studi di Primocanale. "Le opere non è che non vengano più finanziate, semplicemente verranno pagate con uno strumento diverso dal PNRR semplicemente perché si ritiene che quelle opere non sarebbero state concluse in tempo entro il giugno del 2026. E questo devo dirlo, prima che qualche scienziato ovviamente interpreti in malo modo le parole del ministro, vale per capitoli e missioni non per singole opere. Le nostre opere sul dissesto idrogeologico sarebbero state concluse tranquillamente entro il 2026. Ma siccome l’Europa paga a tranche progetti che riguardano tante regioni e tante situazioni diverse ti dice: o li finisci tutti o non li finisci nessuno e quindi Fitto è stato costretto in qualche modo a rimodulare l’intero progetto. Però al cittadino che siano pagati con i fondi Pnrr o con i fondi FSC o con i fondi statali in disponibilità dello Stato, penso poco importi. Per questo credo che sia in qualche modo una revisione della spesa cui l’Europa ci avrebbe comunque obbligato. Detto ciò io continuo a dire, e lo dirò a Fitto la settimana prossima, che noi abbiamo più progetti pronti e finibili entro 2026 di quelli che ci hanno finanziato e quindi se il problema è dove mettere i soldi del Pnrr che gli altri non riescono a spendere la Regione Liguria è pronta a prenderli con grande soddisfazione".
IL COMMENTO
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