GENOVA - “I tragici fatti di Ischia, assieme al doveroso cordoglio alla popolazione colpita, devono farci tornare sul tema della resilienza dei territori e spingere il Governo a prevedere forti investimenti”: lo ha dichiarato l’assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone, intervenuto a Primocanale per parlare delle opere che sono state realizzate, o messe in progetto, per difendere le coste e il suolo della Liguria.
“La Liguria – spiega Giampedrone – ha messo in campo una serie di azioni vere, tangibili, a seguito di un patto tra Regione e territori. Molto è stato fatto, tanto resta ancora da fare e il tema deve essere declinato anche e soprattutto sul piano del sostegno economico da parte del Governo”.
Ciò che è accaduto a Ischia ricorda da vicino quanto successo nel Savonese il 24 novembre del 2019: allora una frana si staccò dalla montagna e travolse il viadotto Madonna del Monte, sull’autostrada A6, provocandone il crollo; per miracolo nessun veicolo stava transitando sulla carreggiata al momento dell'impatto e l’incidente si risolse senza feriti. “In questi giorni si sta puntando il dito contro l’abusivismo edilizio – prosegue Giampedrone – ma voglio ricordare che in quel caso il viadotto era stato costruito rispettando regole e permessi, quindi il tema della fragilità del territorio non si può spiegare solo parlando degli abusi, di cui tanto si sta discutendo adesso per Casamicciola, è un argomento complesso che pone tutti a rischio”.
“Il nostro modus operandi – conclude Giampedrone – è quello di provare a intervenire prima che si verifichino eventi calamitosi potenzialmente distruttivi e, quando quegli eventi si presentano, ricostruire in modo più sicuro rispetto alle modalità precedenti. Noi dobbiamo garantire ai cittadini che, nel caso si riverifichi una situazione analoga a quella che ha prodotto danni, le infrastrutture possano rispondere in modo più efficace e resiliente. Nel passato la statistica rendeva la Liguria una regione molto a rischio sul fronte alluvionale, oggi sappiamo che dobbiamo fronteggiare sempre più spesso anche i pericoli che arrivano dal mare e nei nostri progetti di adeguamento infrastrutturale ne stiamo tenendo conto”.
IL COMMENTO
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