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Il Vice Ministro alle Infrastrutture è intervenuto a margine di un incontro con gli elettori della Lega
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GENOVA - "La diga è fondamentale, è l’opera marittima più importante del Paese. Consentirà a Genova di avere sviluppi per i prossimi 80-90 anni, quindi è una cosa epocale. È un’opera di ingegneria unica al mondo e quindi avremo dei primati importanti in Italia". Sono queste le parole con cui il Vice Ministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi spiega l'importanza della diga di Genova a margine di un incontro con gli elettori della Lega, che ha voluto ringraziare per la campagna elettorale, al quale erano presenti anche il governatore della Liguria Giovanni Toti e il sindaco di Genova Marco Bucci: "Sono qua per festeggiare tutte quelle persone che ci hanno dato una mano durante un’estate che è stata dura, non solo perché far campagna elettorale ad agosto non è semplicissimo ma perché tanta gente ha addirittura rinunciato alle proprie ferie estive per darci una mano e star vicino a noi quindi questa è la loro festa".

Rixi fa poi il punto sulla Gronda, per cui "la firma del protocollo sarà sempre a inizio dicembre. È un’opera necessaria per poter poi a seguito rigenerare il sistema di collegamenti attuali che se non gli verrà tolto il traffico non potranno essere adeguatamente messi a posto. Oggi abbiamo una serie di cantieri ma come si dice a Genova son più 'tapulli' che situazioni strutturali".

"Noi alcune opere nei prossimi vent’anni dovremo proprio ricostituirle da capo - prosegue - e per far questo avremo bisogno di una viabilità alternativa che è appunto la Gronda. È stata pensata per quello, per scaricare il nodo di Genova e consentire di demolire il ponte Morandi. Se fosse avvenuto tra fine anni 80 e inizio anni 90 forse non avremmo avuto quella tragedia a Genova. Sono state fatte scelte diverse e io credo che oggi non possiamo più aspettare. Non c’è solo la gronda di Genova ma sbloccheremo tante opere analoghe in tutta la penisola italiana, proprio per adeguare alle normative tutte le nostre autostrade e le strade. È chiaro che questo comporterà qualche disagio ma non più di quelli che abbiamo vissuto fino adesso, anzi probabilmente ci sarà qualche miglioramento".

"Questo è il governo delle scommesse - conclude Rixi -, stiamo scommettendo che l’Italia possa tornare ad essere un paese che può pensare di sfidare gli altri paesi sognando, lanciando idee grandiose com’è successo anche nel nostro rinascimento e in buona parte della nostra storia. Dobbiamo tornare ad essere orgogliosi di essere italiani, non per quello che siamo stati ma per quello che potremo essere".