GENOVA - “Sembra ormai certa l’origine dolosa del vasto incendio che ha interessato il monte Moro e il monte Fasce nel levante di Genova. Credo che quando la proposta di legge depositata in Consiglio regionale dalla Lega per aiutare a identificare i piromani verrà approvata dall’assemblea, la Liguria diventerà un modello da seguire a livello nazionale per quanto riguarda la caccia ai piromani." Lo dice con una nota il capogruppo della Lega in Consiglio regionale Stefano Mai.
"Appiccare un incendio è un gesto criminale che mette in pericolo vite umane, animali e distrugge il nostro ambiente. Nella nostra Pdl si istituisce un premio in denaro di 3mila euro a chi fornisce informazioni utili a identificare i piromani, si innalzano le sanzioni fino a 10mila euro per chi appicca dolosamente gli incendi e si obbliga il piromane a pagare il doppio del costo dell’intervento di spegnimento, destinando poi il 50% della cifra raccolta ai volontari dell’antincendio boschivo, e l’altro 50% al ripristino, al recupero e al miglioramento dei territori percorsi da incendi. Parallelamente procede in Liguria il progetto europeo MED-Star che avevo avviato nel 2018 e attraverso il quale abbiamo già rafforzato il sistema regionale di antincendio boschivo con attrezzature, software, formazione, esercitazioni, cartografia, innovazione, ma anche tecniche selvicolturali, sensibilizzazione nei confronti della popolazione e strumenti didattici”.
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