La pandemia non risparmia il motorsport e, come prevedibile, i calendari delle grandi serie mondiali stanno iniziando a subire i primi ritocchi. Da poco è toccato al Campionato del Mondo Rally WRC, che ha visto un cambio decisamente importante per il mese di settembre.La terzultima gara della serie iridata non sarà più disputata in Cile. Le troppe restrizioni sui viaggi intercontinentali e l’incertezza generale ha spinto gli organizzatori sudamericani ad alzare bandiera bianca, lasciando così una casella vacante, che è stata subito riempita da una classica assente da otto anni nel calendario.
Il WRC farà infatti ritorno in Grecia, sui mitici sterrati dell’Acropolis Rally, orfani del Mondiale dal 2013.
La gara all’ombra del Monte Olimpo è nota per l’altissimo tasso tecnico e per le mille difficoltà che gli equipaggi devono affrontare lungo prove speciali impegnative e selettive.
Da sempre l’Acropolis è sempre stato un rally molto difficile anche per le auto, messe alla prova da uno dei fondi più accidentati della serie. Una gara dura e pura, che da sempre premia la regolarità e che non ammette alcuna distrazione.
Il WRC arriverà in Grecia a giochi quasi fatti e la tappa mediterranea di inizio settembre potrebbe essere decisiva, in vista degli ultimi due impegni in Spagna (misto terra e asfalto) e Giappone (asfalto). L’ultima edizione, quella del 2013, fu vinta dal finlandese Latvala su Volkwagen Polo.
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