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Entro aprile prevista la conclusione delle vaccinazioni sugli ultraottantenni
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La Liguria sarà in zona arancione per le prossime due settimane, ma il presidente Giovanni Toti confida in una schiarita. Intervenuto a Primocanale durante “Liguria ancheu” condotta da Gilberto Volpara, Toti ha confermato: “Mi auguro che dal 29 potremo tornare in giallo. E, perché no, nelle settimane successive anche in fascia bianca. Spero davvero che la fine sia vicina: dopo l'arancione, la luce". Quanto alle categorie più esposte agli effetti delle restrizioni, Toti puntualizza: “C'è bisogno di risposte più forti e veloci per ristoratori e baristi”.





Per quanto riguarda la scuola superiore, che resterà ancora in Dad per la prossima settimana, Toti ha precisato: "Sulle scuole abbiamo ritenuto di continuare con un criterio prudenziale. Cambiare tendenza ci sembrava disomogeneo e schizzofrenico. I ragazzi fanno bene a protestare. E’ uno sforzo generazionale quello che stanno facendo".




Sul tema vaccini: "L'Italia ha ben figurato nel numero di vaccini, ma il problema è a monte. Il numero di vaccini che abbiamo a disposizione. Dalla settimana prossima il vaccino Moderna arriverà anche in Liguria, ma non in numero di dosi importante. La nostra idea è entro marzo, aprile, vaccinare tutti gli ultraottantenni della regione. Questo vorrà dire ridurre la mortalità dell'80%".




E su un nuovo cluster nello spezzino: "È stato rilevato un cluster ospedaliero al San Bartolomeo di Sarzana con 15 operatori sanitari positivi, 12 infermieri e 3 medici, abbiamo messo in campo tutte le misure di sicurezza e monitoraggio. Non ci sono criticità per la gestione dell'ospedale. Minicluster anche a Badalucco dovuto probabilmente a una festa tra Natale e Capodanno, una decina di giovani sono risultati positivi senza grandi conseguenze. Le quarantene coinvolgono una trentina di persone".




La crisi politica. "Renzi? Penso che abbia posto temi concreti, ma nel posto e nel momento sbagliato." ha detto Toti. A dispetto delle voci, Toti esclude infine che i parlamentari di “Cambiamo!” possano soccorrere l'esecutivo Conte II, dichiarandosi tuttavia disponibile a un eventuale nuovo governo con prospettive diverse da quello in crisi: “Un errore pensare che un asino potesse correre come un purosangue”.


Ha poi risposto anche in merito all'inchiesta sul ponte Morandi che ha fatto emergere un'assenza di sensori dolosa sul ponte: “Speriamo tutti che sia l’anno della giustizia e della conoscenza. E’ arrivato il momento di dire alcune verità di fare i processi. Io ho sempre contestato la gazzarra ignobile della politica che vorrebbe darsi una svegliata perché dopo due anni non è cambiato ancora nulla", ha concluso.