porti e logistica

Intervista al presidente dell'Autorità del Mar Ligure Occidentale
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Genova, il porto, le infrastrutture, i problemi, gli obiettivi e uno sguardo proiettato sul futuro e alle necessità della più grande industria della città. Terrazza incontra Paolo Emilio Signorini. Protagonista del primo di una serie di incontri che si svolgeranno a Terrazza Colombo è il presidente dell'Autorità portuale del Mar Ligure Occidentale Signorini intervistato dall'editore di Primocanale e membro della Commissione trasporti e lavori pubblici del Senato nella XVII legislatura Maurizio Rossi.


Un colloquio che ha analizzato le problematiche, le urgenze, i lavori e i sogni del mondo portuale genovese e non solo. Dalla elettrificazione, al sistema di trasporti interna allo scalo, passando per la necessità di potenziare la ferrovia per far crescere i numeri di contenitori per competere con i grandi porti del Nord Europa. Ma l'incontro è anche l'occasione per analizzare i numeri in crescita del flusso crocieristico che fa di anno in anno di Genova meta di turisti che scoprono le bellezze e la storia della Superba.

Spazio anche alle problematiche legate alla viabilità autostradale con i cantieri sparsi lungo le tratte che collegano il Nord Ovest al capoluogo ligure che rallentano i collegamenti dei trasportatori e frenano le operazione dei terminalisti degli scali portuali. Il presidente Signorini analizza tutti questi fattori e fa un analisi a tutto tondo sulle realtà portali di Genova, Savona e Vado Ligure.

Sul tema delle autostrade Signorini spiega: "La situazione creata il 14 agosto del 2018 con la tragedia di ponte Morandi si è poi aggravata e non si presta ad analisi durature. Abbiamo avuto una serie di incidenti sulla nostra rete, ed è purtroppo prevedibile che succederà ancora. L'accresciuta attenzione sul tema, stimolata anche da Primocanale, ha migliorato le cose ma la situazione resterà difficile. E' per questo che tutte le istituzioni devono restare vigili su questo tema".

Signorini analizza anche la situazione dei traffici portuali: "Tra il 2017 e il 2019 il porto ha fatto registrare un poderoso calo dei traffici: ci sono fattori congiunturali ma la crisi infrastrutturale ha sicuramente giocato un ruolo da protagonista. Ovviamente non è facile quantificare i costi che dobbiamo sostenere: di sicuro nessuno parli di “liguri piagnucoloni”, abbiamo avuto problemi enormi" puntualizza Signorini. Ma lo sguardo va anche in avanti e Signorini aggiunge: "Il porto di Genova si sta profondamente riqualificando: ancora non ci sono stati lavori significativi ma la quantità di opere che abbiamo pianificato deve essere tenuta in grande considerazione è il segno che il porto non è affatto immobile come qualcuno ha sostenuto".

Il presidente dell'Autorità portuale spiega anche la situazione legata allo Yacht Nero che ormai da mesi si trova inclinato nel bacino di carenaggio 1, utilizzato dall'azienda Amico & Co. dopo un incidente verificatosi lo scorso settembre: "Lo yacht Nero è in fase di rimessa in equilibrio, sono lavori che richiederanno diversi mesi: noi abbiamo già scritto ad Amico e all’armatore per rivalerci dei danni causati dalla mancata consegna del Bacino 1 alla ditta Cimolai che deve effettuare dei lavori".

Signorini entra anche nel tema della viabilità e dell'accesso dei mezzi pesanti al porto e spiega progetti e anche qualche problema: "Stiamo lavorando per separare i traffici pesanti da quelli leggeri: a varco Etiopia non si uscirà più a raso ma in quota. Il resto dei lavori sono stati assegnati ad Autostrade per l’Italia che li ha affidati alla ditta Carena che è purtroppo fallita. Ora si tratta di trovare un nuovo soggetto ma la vicenda rischia di costarci anni di ritardo".


E sul tema dell'Aeroporto e della concessione spiega: "Nel 2027 scade la concessione e ci sarà una nuova gara. È forse l'unica infrastruttura genovese che possiamo gestire inter nos, perché non è connesso fisicamente ad altre reti. La prima sfida che abbiamo affrontato è stata quella di un recupero del traffico mantenendo i conti in ordine. Con la scadenza della concessione a sette anni non abbiamo potuto effettuare investimenti enormi ma alcune cose importanti le abbiamo pianificate grazie al contributo del commissario Bucci. Resta aperto il tema di trovare nuovi bacini di utenza, così da rendere l’aeroporto più sostenibile e competitivo".


Al centro del dibattito della politica c'è anche la questione di Alitalia. Un caso su tutti: il costo dei biglietti Genova-Roma raggiunge cifre che difficilmente favoriscono la scelta del trasferimento via aereo. Più volte anche da Primocanale è partita la discussione attorno all'idea della continuità territoriale: "Come comunità ligure noi dovremmo lavorare al tema dell’isolamento e quindi porre il tema della mancanza di continuità territoriale.

Il presidente del porto di Genova racconta anche la situazione legata ai lavori per potenziare lo scalo: "E' difficile che Altarea, che deve realizzare il Waterfront, possa farlo senza la riqualificazione del silos Hennebique: per questo le due operazioni devono andare di pari passo. Stazioni Marittime in questo ambito, con il potenziamento delle banchine, i lavori a ponte Parodi e l’investimento sulle navi di lusso, potrà molto beneficiarne. All’inizio del mio mandato tutte le cautele infrastrutturali che mi si presentavano mi sembravano eccessive. Quando poi ho visto le mareggiate dell’autunno 2018 ho capito che non lo erano. Sulla diga avremo un dibattito pubblico che non ci aspettiamo particolarmente ostile: chiuderemo il dibattito a settembre ed entro il 2020 contiamo di aggiudicare le restanti fasi di progettazione ed esecuzione dei lavori entro la fine del mio mandato. I lavori saranno suddivisi in due parti e completati entro otto anni".

Lo sguardo poi si sposta anche a Ponente e al porto di Savona e Vado. Lo scorso 12 dicembre è stato inaugurato il Vado Gateway, la piattaforma più moderna del Mediterraneo: "Savona costituisce un unicum a livello internazionale: ha un terminal tra i più innovativi del mediterraneo, diversi terminal multi purpose e il terminal crociere gestito da Costa - spiega Signorini -. In termini di investimenti Savona e Vado non possono certo lamentarsi. Purtroppo con il crollo del viadotto sulla A6, l’interdizione della A26 e le difficoltà della A10 la situazione si è fatta difficile e va affrontata tenendo alta l’attenzione: con il milleproroghe si è già fatto qualcosa e sono convinto che si potrà fare ancora molto".


Nel dibattito di Terrazza Colombo entra anche la questione legata alle concessioni. Attirare nei porti della Liguria i nomi più importanti del settore è la sfida lanciata già da tempo dalla città: "Genova sta cambiando pelle sul fronte dei principali concessionari, con i grandi nomi dello shipping mondiali - racconta Signorini -. È una cosa buona, perché queste aziende hanno alti standard, dall’altro lato è un pericolo perché queste aziende sono enormi e molto potenti. Noi verifichiamo lo stato di avanzamento dei piani d’impresa ogni due anni". Signorini pensa anche alla fine del suo 'mandato' da presidente previsto per dicembre di quest'anno: "Il mio ultimo anno sarà concentrato sulla gestione del sistema immateriale di quello che è il nodo logistico più complesso d’Italia: è un intervento che è infrastrutturale solo in minima parte e che si può completare entro un anno".


All'incontro di Terrazza Colombo c'è anche il sindaco di Genova. Porto e città sono due realtà inscindibili e allora dal primo cittadino di Genova arriva prima una battuta e poi la richiesta di un'analisi del percorso fatto in questi ultimi anni: "Quando avremo la grande diga perché non ci facciamo passare sopra le automobili come fanno in Olanda? (scherza il sindaco Bucci ndr). A parte i sogni, Paolo ed io abbiamo lavorato fin dal primo giorno a costruire una sinergia tra porto e città. Cosa pensi Paolo della strada fatta finora? La risposta di Signorini arriva puntuale: "Penso che il nostro rapporto sia molto aiutato dal fatto che noi veniamo dopo i cittadini. A volte ci siamo scontrati ma a freddo capisco che lui cerca sempre di fare il bene dei cittadini e molto spesso ha ragione a tenere le sue posizioni. Moltissime delle cose che abbiamo citato oggi sono parte di tavoli a cui partecipiamo assieme.

Bucci guarda avanti: "Noi dobbiamo essere leader, non dobbiamo pensare solo ai prossimi tre mesi ma ai prossimi 20-30 anni. Mi dici quali sono questi progetti?. Il presidente dell'Autorità portale del Mar ligure Occidentale non perde tempo ed elenca una serie di obiettivi scritti nero su bianco nell'agenda: "Diga, viabilità, Hennebique, ferrovia. E poi credo che Genova abbia bisogno di un edificio modernissimo, iconico, che la rappresenti. Genova è bellissima ma manca di un edificio di questo tipo" conclude Signorini.