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Il tecnico, da buon perfezionista, si rammarica delle sbavature difensive
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Claudio Ranieri è soddisfatto della vittoria di Parma ai danni dell'amico Roberto D'Aversa (nella foto i due):  “Erano troppe partite che vincevamo e la partita successiva perdevamo e non andava bene. Serviva - dice a Sky - dare continuità alla partita con l’Udinese”.

Il modulo presentato in avvio di gara è parso spregiudicato, con Ramirez a ispirare Keita e Quagliarella: “Avevo chiesto ai miei giocatori di fare alcune cose e sono contento. Sono stati bravissimi sopratutto i tre davanti che sono rimasti compatti con il resto della squadra”.

La retroguardia invece non è parsa impeccabile: “In difesa abbiamo fatto qualche pasticcio, ne parlerò con i ragazzi ma l’importante era non prendere goal, non era possibile subire sempre, Sono orgoglioso perché ho dei ragazzi che mi seguono. Dobbiamo continuare così".

La prossima partita vede Ranieri nelle vesti di ex: nella sua lunga carriera, il tecnico romano ha infatti allenato anche la Juventus. Assunto nel 2007 al posto di Deschamps dopo il ritorno in A conseguente al campionato "penitenziale"; ottenne un terzo posto e nel campionato successivo venne eliminato dal "suo" Chelsea in Champions, finendo curiosamente esonerato a due giornate dal termine e venendo sostituito da Ciro Ferrara. Ranieri taglia corto: "Arriva la Juve, dobbiamo fare la nostra partita. Giocarcela”.

Il tecnico è in scadenza ma non si preoccupa: “La società tarda a parlare di contratto? Non importa ne parleremo a marzo, aprile, maggio... non importa. L’importante è portare questa squadra alla salvezza. Io qui sto benissimo e sono tranquillo”.