politica

Il senatore: "Ogni ulteriore ritardo sarebbe un suicidio"
2 minuti e 54 secondi di lettura
"Sono in attesa che al più presto - direi entro domani (giovedì 20 febbraio ndr) visto l’ingiustificabile ritardo già maturato - il reggente Vito Crimi, preso atto dell’esito della riunione di domenica scorsa, rompa gli indugi e annunci la votazione su Rousseau per l’apertura ad eventuali alleanze sui temi". Il senatore del M5s Mattia Crucioli mette fretta al suo partito ma soprattutto al reggente politico dei Cinque Stelle Vito Crimi.

La corsa per le elezioni regionali della prossima primavera in Liguria è già partita. Mentre il centrodestra è unito nel sostenere la candidatura del governatore uscente Giovanni Toti alla caccia del bis a De Ferrari gli altri partiti fanno melina. Il Pd aspetta di capire cosa succederà nel Movimento Cinque Stelle. Il partito fondato da Beppe Grillo vive un momento di dibattito interno forte. Le regionali su Rousseau hanno incoronato la capogruppo Alice Salvatore come candidata interna alla corsa per il ruolo di presidente. Ma i sondaggi e soprattutto i risultati delle ultime elezioni non lasciano sogni tranquilli in casa Pentastellata. E allora si cerca l'intersa in Liguria con altri partiti, con altre liste civiche capaci di convergere in un unico programma con un unico candidato figlio della società civile. Inutile nasconderlo, si guarda al Partito democratico in modo da riproprre anche in Regione lo schema di Palazzo Chigi.

Domenica la riunione dei parlamentari liguri insieme alla base a Genova ha fatto emergere l'intenzione di far votare sulla piattaforma Rousseau agli iscritti l'ipotesi o meno di una corsa allargata. Ma dopo tre giorni da chi detiene il potere politico nel M5s non sono arrivati segnali. Per questo Crucioli chiede una maggiore rapidità e scrive nero su bianco anche quale dovrebbe essere il quesito. Un messaggio diretto proprio a Crimi: “'Sei d’accordo con la proposta del “progetto civico per la Liguria, ovvero di sottoporre ad altre forze politiche l'adesione a linee programmatiche elaborate dal Movimento 5 stelle Liguria, sulla base delle quali sostenere alle elezioni regionali in Liguria un candidato Presidente civico che sia garante di tale progetto?'. Ogni ulteriore ritardo sarebbe un suicidio oltre che un'intollerabile prevaricazione rispetto a quanto richiesto a larga maggioranza dagli iscritti intervenuti all'assemblea di domenica scorsa".


Crucioli mette sul piatto anche una lunga serie di 'battaglie' locali e non del Movimento che hanno però uno sguardo anche nazionale come "la richiesta al Governo di revocare la concessione ad Autostrade per l'Italia, la realizzazione della "gronda dei liguri" e il perseguimento di una sanità pubblica efficiente e all'avanguardia".

E mentre il senatore Crucioli spinge per arrivare al voto sulla piattaforma Rousseau, Alice Salvatore punta alla corsa in solitaria richiamando anche le regole interne del Movimento. "Chi propone di fare il voto su Rousseau immaginando che sia per una scelta per una possibile apertura all'alleanza elettorale che includa al suo interno anche il Pd, propone qualcosa di assolutamente non previsto dal regolamento delle 'regionarie', - sottolinea Salvatore - non previsto dal nostro Statuto, dalla nostra linea politica, dai nostri principi e da quelle che sono da sempre le posizioni del M5s". Non sembra però essere dello stesso avviso Massimo Bugani, fino al 2019 uno dei quattro soci di Rousseau e oggi capo dello staff del sindaco di Roma Virginia Raggi che sintetizza la situazione: "No ad alleanze? Mi fa ridere, governiamo con altri quattro partiti".