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Il ministro in Liguria a sostegno del candidato Massardo di Italia Viva
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"In questa regione bisogna dare risposte al rischio idrogeologico, al problema delle infrastrutture, a come fare fronte alle emergenze a livello sanitario. I candidati devono dare risposte su questo, non se il Governo Conte rimarrà o andrà a casa dopo il 21 settembre". Ad affermarlo il ministro dell'Agricoltura Teresa Bellanova oggi in Liguria per la campagna elettorale a sostegno di Aristide Massardo.

A Primocanale la ministra di Italia Viva spiega spiega il significato del voto per le regionali. "Il punto non è mandare a casa o no il governo Conte, il punto è capire che le risorse del Mes ci possono aiutare a dare un segnale per quel che riguarda la rete ospedaliera, la medicina del territorio e le nuove leve che devono entrare nel sistema sanitario e invece abbiamo richiamato i medici in pensione. Chi si candida nelle regioni deve dare queste risposte".

"In Liguria abbiamo da una parte il sovranismo, con la coalizione di Toti a trazione leghista che dice no alle risorse europee perché dobbiamo essere "immuni' dal confronto con l'Europa. Dall'altra il candidato Sansa che ha piegato il Pd al populismo. Italia Viva è per lo sviluppo: bisogna dire con chiarezza se le infrastrutture si fanno, oppure se ci si piega a una propaganda che deprime il territorio. La scelta che abbiamo fatto noi, con una candidatura autonoma, parla di un modello di sviluppo che considera le imprese su cui fare investimenti per aumentare la competitività, e dare risposte al bisogno di lavoro rappresentato dalle nuove generazioni che se non hanno un territorio che investe in infrastrutture e mobilita' non potranno mettere le loro competenze nella disponibilità e nella costruzione della ricchezza di tutto il territorio", ha proseguito Bellanova.

"Sansa ha un'idea di sviluppo che è il contrario di quello che serve
alla Liguria. Non capisco come il Pd abbia potuto accettare una candidatura di questo tipo per le regionali. In questa regione c'è bisogno di politiche riformiste, che devono dire i sì e i no giusti, c'è bisogno di impegno per realizzare opere in tempi rapidi, opere che devono essere fatte, grandi e piccole. Non possiamo avere opere pensate 30 anni fa su cui si continua a discutere avendo sia i finanziamenti sia la progettazione, come avviene per la Gronda autostradale. Votare Italia Viva significa mettere in campo una nuova classe dirigente, che porta competenze e professionalità, un classe che vuol fare", ha aggiunto il ministro.

In Liguria il centrosinistra si ripresenta spaccato
con Italia Viva che corre da sola sostenendo il professore universitario Aristide Massardo. Avvenne così anche cinque anni fa con la sinistra che non appoggiò la candidata del Pd Raffaella Paita ora con Renzi. "Quelli che rischiano di far perdere il centrosinistra quest'anno sono gli stessi che 5 anni fa hanno fatto perdere Raffaella Paita, anziché misurarsi con un programma riformista si sono misurati con battaglie interne, spesso inqualificabili", ha concluso Bellanova.