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Proposto da otto regioni tra cui la Liguria
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La Corte Costituzionale esaminerà nella camera di consiglio di mercoledì pomeriggio, presieduta da Marta Cartabia, l'ammissibilità del referendum abrogativo del sistema proporzionale all'interno della legge elettorale. Il quesito referendario, che ha già passato l'esame della Suprema Corte di Cassazione, è relativo alla "abolizione del metodo proporzionale nell'attribuzione dei seggi in collegi plurinominali nel sistema elettorale della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica".


In particolare, i giudici costituzionali riuniti al palazzo della Consulta il 15 gennaio dovranno decidere sull'ammissibilità del referendum popolare che è stato proposto da otto Regioni - Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Abruzzo, Basilicata e Sardegna - tutte amministrate da giunte di centrodestra. Nello specifico, si chiede di abolire alcune parti di singole norme - il decreto presidenziale del 30 marzo 1957 numero 361, il decreto legislativo del 20 dicembre 1993 numero 533, la legge del 3 novembre 2017 numero 165 e la legge del 27 maggio 2019 numero 51 - in modo tale da escludere il metodo proporzionale e 'trasformare' così la legge elettorale 'superstite' in un sistema maggioritario 'puro'.