cronaca

Il provvedimento era diventato un piccolo caso per il Carroccio
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 'Il provvedimento verrà ritirato'. Dopo aver fatto il giro d'Italia più per il valore politico che per il valore sociale il menu multietnico proposto a Rapallo dalla consigliera comunale della Lega con delega alla Pubblica Istruzione Laura Mastrangelo non diverrà realtà.

'Uno scivolone' lo definiscono i vertici locali della Lega nella quale si racconta di una certa irritazione nel momento in cui si è appreso di un menù che serviva piatti tipici di tutto il mondo nelle scuole almeno una volta al mese. E già perché se questa è tradizione consolidata in molte amministrazioni di centrosinistra così non è laddove ad amministrare c'è anche il Carroccio.

"Il nostro menu etnico è un menù etnico a chilometro zero - ha spiegato Alessandro Puggioni consigliere regionale e segretario della sezione Lega di Rapallo-Santa Margherita-Portofino - e quindi proporremo alimenti come il pesto e la torta pasqualina, prodotti del territorio, ma certamente non gulash o cous cous".

Dal Carroccio ammettono che la consigliera Mastrangelo prima di varare il provvedimento non si è consultata con i vertici territoriali. Eppure il provvedimento era passato dall'esame della commissione mensa del comune.

'E' alla prima esperienza da consigliere comunale - ha chiosato Puggioni - certe cose possono accadere'.

E così accadrà che il 27 febbraio quando il provvedimento doveva partire,  i bambini di Rapallo, località che vanta peraltro un 18% di alunni con origini straniere, il menù non cambierà. Anzi forse ci sarà qualche trofia al pesto e una fetta di cima in più.