cronaca

Il 27 dicembre previsto il varo della quinta campata. Quella dopo il 7 gennaio
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"Tutti i lavori edilizi, non quelli di acciaio ma le pile, saranno terminati entro la fine di gennaio. Questo consentirà di vedere a metà marzo il ponte completo con tutte le infrastrutture in acciaio montate. A metà maggio, pensiamo, potrà passare la prima macchina". L'annuncio del sindaco di Genova e commissario per la costruzione del viadotto sul Polcevera Marco Bucci durante un sopralluogo al cantiere con il governatore e commissario per l'emergenza Giovanni Toti.

"Per la messa in opera del ponte si sta sperimentando anche una modalità nuova, ovvero la posa in opera degli impalcati già preparati con le 'alette', le sovrastrutture che completano il ponte - venerdì 27 andrà su l'impalcato tra le pile 7 e 8, e verrà innalzato già montato, cioè con le alette - spiega Bucci -. Questa è una cosa importante perché vuol dire limitare il lavoro in quota che è sempre quello più rischioso. Questo, anche dal punto di vista tecnico, è positivo perché anche fare le verniciature e le saldature in quota è più difficile e preferiamo farle a terra. Per questo motivo l'impalcato tra le pile 3 e 4, che doveva andare su il 30 dicembre senza alette, avrà uno spostamento di circa 7 giorni dovuto al fatto che facciamo a terra i lavori che prima avevamo programmato di fare in quota".


"C'è qualche variazione nei tempi - conferma Bucci - che sono comunque "rispettati nel globale" ed è dovuta a queste motivazioni tecniche e all'allerta rossa della scorsa settimana. Ma "ci sono degli spazi dentro il Project planing per mantenere anche il problema meteorologico".


Il cantiere non si fermerà se non 24 ore nella giornata di Natale.


"Il cantiere del ponte va avanti tutti i giorni e lo vedete crescere, anche se, ovviamente, il maltempo ha pesato sulla Liguria e sulle lavorazioni in cantiere. Io resto ottimista sul fatto che, settimana più o settimana meno, dobbiamo chiudere questo cantiere prima dell'estate". Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, commissario delegato all' emergenza, al durante il sopralluogo nel cantiere. "Chiunque remi contro - spiega - non fa un dispetto a Toti o a Bucci, ma lo fa a tutta la Liguria, ai cittadini, alle sue imprese e all'Italia e, quindi, dobbiamo essere uniti e compatti a chiudere nei tempi questo lavoro, così come abbiamo promesso, perchè siamo sotto gli occhi del mondo e ne va della credibilità del sistema Paese. E siamo qui per simboleggiare il fatto che in questo cantiere si lavora, come in altri della Liguria, per tornare al più presto alla normalità".


"Ci auguriamo che tra legge di Stabilitá e il decreto proroghe ci arrivi tutto quanto richiesto - ha concluso Toti - nonostante l'emergenza di ponte Morandi e il dolore che ha provocato, nonostante la mareggiata dello scorso anno, nonostante l'autunno più piovoso degli ultimi anni con le frane che anche in queste ore ci mettono in difficoltà, la Liguria è sana, forte, vive e nei numeri tutto questo ci viene confermato. Siamo soddisfatti di come il sistema ha retto e reagito".