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Roma, poi Fiorentina quindi, dopo la sosta, l’Atalanta. Un trittico difficile per capire se questo nuovo Genoa che in sede di mercato ha un po’ risollevato gli animi ai tifosi, potrà segnare la stagione del rilancio.


Dopo i fallimenti di una parta di allenatori Malesani, Liverani, piu’ volte Juric e senza farla troppo fino a Prandelli, ci prova Andreazzoli a dare un gioco e un’anima al Grifone che negli ultimi anni li ha avuti in parte con Ballardini e di sicuro con Gasperini. Dopo il campionato scorso è stata fatta una rivoluzione. Una trentina di giocatori movimentati ma, senza passare ai trionfalismi per carità, stavolta ci sono le basi per vedere una squadra degna di questo nome. Il ritorno in prestito di Radu e Romero sono due punti fermi notevoli, la conferma di Biraschi garantisce carattere, Barreca è un buon acquisto, Pinamonti una scommessa ragionata e Schone è quel giocatore che da anni mancava e Ghiglione in questo precampionato è stata una sorpresa doppiamente soddisfacente perché è il frutto anche del settore giovanile.


A livello tattico il lavoro nei vari ritiri in fondo si vede ed è stato apprezzato da dirigenza e tifoseria. Ma neppure tanto sullo sfondo c’è la frattura che persiste tra i gruppi della Nord e il presidente Enrico Preziosi. La contestazione al suo indirizzo è gia’ stata confermata e annunciata, c’è da decidere solo in quale forma. Insomma nessuna tregua dopo gli ultimi anni che sono stati conditi con troppi errori e con cessioni dolorose e a volte inspiegabili nei tempi e pure nei prezzi. Criscito e compagni pero’ avranno sempre l’appoggio del popolo genoano e la sottoscrizione degli abbonamenti che non sono stati avversati lo dimostra. Il Genoa riparte così e non è una novità. Ora la palla passa ai giocatori, una buona partenza non potrà che far bene a tutti.