cronaca

A Genova operativo il canale scolmatore del Fereggiano
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La violenta perturbazione che ha colpito la Liguria è stata di una velocità tale nel suo passaggio da 'graziare' i grossi corsi d'acqua, come il Bisagno o il Polcevera, a Genova, ma ha avuto ripercussioni sulla rete dei rii minori. Danni si registrano ad Albenga e Ceriale (entrambe nel Savonese), mentre èstato risparmiato il capoluogo ligure, dove "se la quantità d'acqua caduta in cinque minuti fosse durata per un'ora, i danni sarebbero stati davvero molto importanti", spiega l'assessore regionale alla Protezione civile, Giacomo Giampedrone.

A esondare sono stati il rio Fasceo ad Albenga e il San Rocco, a Ceriale. I livelli dei tre principali affluenti del fiume Entella, nella zona di Chiavari, cioè i torrenti Graveglia, Sturla e Lavagna, sono cresciuti. A Rezzoaglio, il torrente Cabanne ha superato il primo livello di guardia. I rii più sollecitati sono stati nella notte l'Impero a Rugge di Pontedassio (Imperia), il Bormida (Savona), il Letimbro, a Santuario e a Stella Santa Giustina (Savona), il Teiro a Bolsine (Savona), l'Orba a Tiglieto (Genova), lo Scrivia a Montoggio (Genova), il Bisagno a Passerella Firpo e a Molassana (Genova), il Trebbia a Rovegno (Genova), l'Aveto a Cabanne (Genova), e l'Entella (Genova).

Intanto, su Genova proseguono i lavori di messa in sicurezza idraulica della città: è già operativo il canale scolmatore del Fereggiano, il rio che il 4 novembre del 2011 esondò uccidendo sei persone. Si prosegue con i lavori di copertura del Bisagno, protagonista delle alluvioni piu' devastanti di Genova, come quella del 1970. Anche per questo corso d'acqua verrà realizzato uno scolmatore che sara' pronto nel 2023.