cronaca

Limitati i danni ai locali e ai dehor
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"Nonostante il vento non doveva succedere". E' il commento del sindaco di Imperia, Claudio Scaiola, al crollo della copertura dell'impalcato del teatro Cavour di via Cascione causato dal forte vento. "Il vento, è certificato, ha raggiunto i 90 km/h", ha sottolineato Scajola, che ha compiuto uno sopralluogo insieme a tecnici e vigili del fuoco per verificare in prima persona quanto accaduto. Limitati i danni ai locali e ai dehor che insistono sull'area colpita dal crollo, e soprattutto nessuna persona coinvolta nel crollo.

"E' andata bene che in quel momento non ci fosse nessuno sotto
, questa era la grande preoccupazione", ha sottolineato il sindaco. "Il direttore dei lavori aveva comunicato poco tempo prima che ci fosse una verifica sullo stato della sicurezza . La causa del crollo è il fatto anomalo di un vento così forte in una zona molto esposta. Questo però non esime dal fatto che ripristinando il ponteggio per proseguire i lavori, cosa che verrà fatta entro oggi, non si debba poi verificare perché è successo. Ma nonostante il vento non doveva succedere", ha concluso il primo cittadino imperiese.

Intanto è stato contestato a Scajola il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato. Il sindaco di Imperia è già indagato dalla Procura della Repubblica di Imperia per peculato d'uso, per l'utilizzo dell'auto di servizio del Comune per scopi non istituzionali. A indagare, coordinati dal procuratore aggiunto Grazia Pradella e dal sostituto procuratore Luca Scorza Azzarà, sono i militari della Guardia di Finanza. Nel mirino alcuni viaggi di Scajola a bordo dell'auto blu in Lombardia e in Liguria, nella tratta Imperia-aeroporto di Genova, in concomitanza con le udienze del processo Breakfast in cui è imputato, e per il quale il procuratore aggiunto di Reggio Calabria ha chiesto ieri una condanna a 4 anni e 6 mesi per il reato di procurata inosservanza della pena. Nel corso degli accertamenti compiuti dai finanzieri, sarebbero emersi elementi che hanno portato gli inquirenti a contestare il rimborso di spese di viaggio e soggiorni in hotel, considerato illegittimo.