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Tra le Regioni che ha spinto sull'acceleratore per arrivare alla riapertura
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"Potete riaprire". E' l'affermazione con cui il presidente della Liguria Giovanni Toti ha annunciato la possibilità di tornare a mettere in moto la regione. Quel "Potete aprire" sottolinea la differenza con la fase precedente 'segnata' dai Dpcm in cui si diceva di dover chiudere le attività. La Liguria è tra le Regioni che ha spinto sull'acceleratore per arrivare a questa fase durante gli incontri con il premier, e i ministri Boccia e Speranza.

"Il comitato tecnico-scientifico è utile, ma non credo si possa avere un Paese governato da scienziati. Tocca alla politica fare sintesi: c'é una necessità di contenere l'epidemia, c'è una necessità di non strangolare l'ottava economia del mondo", ha detto Toti. "La Conferenza delle Regioni si è battuta come un leone negli ultimi giorni affinché il Governo accogliesse le linee guida comuni delle Regioni fatte con le categorie, non regole fatte da qualche scienziato talvolta magari non voglio dire troppo zelante, ma troppo sbilanciato sulla sua vita professionale rispetto al mondo reale di chi apre la saracinesca. Credo che abbiamo raggiunto un buon compromesso sapendo che il rischio zero non esiste", ha proseguito.

La Liguria quindi ha riaperto i battenti. Dagli stabilimenti balneari, ai parrucchieri, dalle piscine alle palestre (mentre il governo ha stabilito la data del 25 maggio), dai ristoranti ai negozi di abbigliamento. Si può andare alle seconde case e anche muoversi liberamente su tutto il territorio regionale senza autocertificazione. Riaprono anche gli outlet, da Sanremo allo Shopinn Brugnato 5Terre. Riapre la cultura con i musei e le ville storiche: a Palazzo Ducale di Genova sarà possibile visitare la mostra dedicata a Banksy. Riaprono le strutture ricettive e i parchi giochi per bambini, i mercati, i tatuatori, le estetiste.

In molti ci stanno provando
, con meno personale e qualche dubbio. C'è malumore in chi gestisce bar e ristoranti, perché regna incertezza su come i cittadini reagiranno. Ma almeno la fase in cui si poteva lavorare solo con l'asporto è superata. Ma tanti restano chiusi, al momento. E poi ci sono le regole dei Comuni a dettare i comportamenti. Se gli stabilimenti balneari possono aprire, ma tutti sono in fase di allestimento, ora che il 'Lodo liguria' adottato dal governo ha fissato lo spazio di 10 metri quadrati per ombrellone, le spiagge libere sono ancora off limits per la tintarella, ma non per le passeggiate. Ma non ovunque. Ventimiglia, ad esempio, permette a chi è residente davanti al mare di andare liberamente in spiaggia.

Le piscine restano chiuse per loro volontà fino a fine mese, anche perché ci sono tempi tecnici per riavviare le attività e la funzionalità degli impianti. "Potete riaprire", con il rispetto delle regole di sicurezza anticovid, come l'uso della mascherina che a Genova diventa obbligatorio sempre e non solo in ambienti chiusi. "Nessuno crede che sarà facile, anzi saranno mesi difficile e tutti noi dobbiamo essere consapevoli che niente sarà più come prima. Serviranno pazienza e coraggio", ha concluso il governatore Toti.