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Per i parlamentari liguri in modo trasversale
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Vista la situazione complessa del sistema dei trasporti ligure abbiamo preparato una interrogazione da presentare alla Camera dei Deputati e al Senato che i parlamentari liguri potrebbero fare loro e che racchiude diversi temi del sistema viario, ferroviario, collegamenti aerei e anche la richiesta di riconoscere la “mancanza di continuità territoriale”. Ci auguriamo che possa essere portata avanti dai parlamentari liguri in modo trasversale.

Interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti

Premesso che

L’emittente televisiva regionale Primocanale, primario media ligure, sta conducendo un’inchiesta sul totale isolamento della Liguria;

L’editore di Primocanale, senatore Maurizio Rossi, anche membro della Commissione Trasporti del Senato, nel corso del suo mandato ha presentato numerose interrogazioni al Mit (vedasi elenco) che sono restate sempre senza risposte, sui temi dell’isolamento della Liguria:

Interrogazione n° 4-04194 - giugno 2015 - raddoppio ferroviario Andora - clicca qui

Interrogazione n° 4-04712 - ottobre 2015 - isolamento della Liguria e mancanza di continuità territoriale - clicca qui

Interrogazione n° 4-05731 - aprile 2016 - rete autostradale ligure - clicca qui

Interrogazione n° 4-05883 - aprile 2016 – raddoppio ferroviario Andora - clicca qui


Interrogazione n° 4-07300 - marzo 2017 - rete autostradale e investimenti da parte del concessionario - clicca qui

Considerato che:


Il sistema autostradale è al collasso, dopo il crollo del Ponte Morandi ora ben 36 gallerie a nord est ovest sono chiuse per accertamenti e lavori a seguito di una richiesta della magistratura; si dimostra ancora una volta che il concessionario non ha fatto negli anni le manutenzioni alla rete autostradale, il che sta determinando ora lavori in contemporanea che consentono di viaggiare solo su una corsia e addirittura a tratti costringono a viabilità nei due sensi con scambi di carreggiata;

Tale situazione determina danni incalcolabili per tutta la Liguria, per il sistema portuale, per gli operatori del mondo dei trasporti, per agenti marittimi, spedizionieri, ma anche per tutto il sistema turistico e quindi per il commercio, per albergatori, ristoratori, negozi, operatori balneari. Ma questo si ripercuote anche su tutti i cittadini che lavorano che si devono recare sui luoghi di lavoro e oggi rischiano di impiegare ore per andare e tornare dal posto di lavoro a casa;

La situazione attuale sta comportando inoltre il divieto per i traffici eccezionali di transitare sul sistema autostradale ligure e alcune compagnie stanno abbandonando il porto di Genova in favore di altri scali dove detti traffici possono partire e arrivare;

Tutti subiscono danni diretti e/o indiretti dopo il lockdown dovuto al Covid-19, ma la Liguria vive un lockdown dovuto al sistema autostradale messo nelle mani di tre concessionari:

- Autostrade per l’Italia (riferimento Benetton)
- Autostrade dei Fiori (riferimento Gruppo Gavio)
- Salt (riferimento Gruppo Gavio);

Questi concessionari negli anni hanno applicato ingenti aumenti tariffari, tanto che le autostrade liguri sono le più care del Paese. La motivazione è sempre stata che in nessun’altra parte del Paese ci sono così tanti ponti e gallerie. E il costo elevatissimo dei pedaggi doveva avere in cambio una manutenzione proporzionata per mantenere in ordine tutta la rete autostradale che invece ha collassato su ogni direttrice;

Dopo il crollo del Ponte Morandi è noto anche il recente crollo di pezzi di galleria sulla A26 e sulla A7 oltre che il crollo del ponte sulla A6, tutti per pura fortuna senza causare vittime;

Rilevato inoltre che:

Oltre al sistema autostradale al collasso, e ancora in fase di monitoraggio su diverse gallerie, cosa che potrà comportare un allungamento dei lavori e dei disagi anche oltre il 30 giugno, data approssimativa dichiarata dall’ad Roberto Tomasi di Autostrade, denunciamo altri due gravissimi disagi per la Liguria su ferro e via aerea.

Ferrovie dello Stato ha tolto durante l’emergenza Covid-19 l’unico treno Genova-Roma e ritorno, che consentiva di raggiungere la Capitale via Firenze in meno di 4 ore. E non ha alcuna motivazione il calcolo della convenienza per Ferrovie. Genova e la Liguria tagliate fuori dall’alta velocità devono avere almeno un collegamento la mattina e uno la sera, cercando anche di abbassare la durata del viaggio. La Liguria ne ha diritto assoluto!

Per quanto concerne il trasporto aereo, Alitalia, compagnia cosiddetta di bandiera, che costa centinaia di milioni di euro agli italiani, dovrebbe almeno mettersi a disposizione di quei territori già penalizzati da altri collegamenti, applicando prezzi convenienti; oltre a vivere tramite finanziamento pubblico non può anche prendere per il collo i cittadini, soprattutto sulle tratte dove di fatto è in regime di monopolio.

A oggi Alitalia ha solo un volo da Genova a Roma alle 15 e uno da Roma a Genova alle 13, obbligando così chiunque voglia raggiungere Roma da Genova a restare due giorni almeno, anche con ulteriore costo di pernottamento.

Alla luce di quanto sopra la Liguria risulta essere totalmente isolata, molto più di quanto già denunciato con interrogazioni dal senatore Maurizio Rossi, anche membro della commissione Trasporti del Senato, nel corso della XVII legislatura:

Interrogazione n° 4-04194 - giugno 2015 - raddoppio ferroviario Andora - clicca qui

Interrogazione n° 4-04712 - ottobre 2015 - isolamento della Liguria e mancanza di continuità territoriale - clicca qui

Interrogazione n° 4-05731 - aprile 2016 - rete autostradale ligure - clicca qui

Interrogazione n° 4-05883 - aprile 2016 – raddoppio ferroviario Andora - clicca qui

Interrogazione n° 4-07300 - marzo 2017 - rete autostradale e investimenti da parte del concessionario - clicca qui

Visto quanto sopra, si chiede di sapere, con risposta urgente:

con riferimento al sistema autostradale ligure, se si ritiene di chiedere i danni ai concessionari che sono colpevoli di non aver fatto le manutenzioni causando ora il totale isolamento della Liguria;

come pensa di invitare tutti i settori da portuali, turistici, commerciali, a fare richieste per i danni subiti in modo da ristorare l’intero sistema economico ligure tramite richiesta di danni ai concessionari,

se ritiene che, visto che i concessionari hanno distribuito dividendi agli azionisti grazie ai risparmi effettuati sulla mancata manutenzione e grazie ad aumenti abnormi delle tariffe, si possa valutare una ulteriore richiesta danni e impropria distribuzione di utile agli azionisti;

se non ritiene inaccettabile ora una richiesta di accesso a forme di finanziamento bancario garantito dallo Stato, come previsto dal decreto liquidità, per ben 2 miliardi di Euro, considerando che se oggi mancano quei soldi è esclusivamente perché sono stati distribuiti miliardi agli azionisti anziché fare i lavori di manutenzione;

se, per quanto riguarda Alitalia, ritiene di convocare immediatamente la compagnia aerea e invitarla in tempi brevissimi a inserire nuovi voli da Genova per Roma, uno al mattino presto, che consenta di arrivare entro le 9.00 in centro città, e uno verso le 20.30, consentendo di viaggiare in giornata da e per Roma; inoltre se ritiene di raccomandare l’applicazione di prezzi calmierati, vista la situazione di isolamento della Liguria;

se ritiene di convocare Ferrovie dello Stato per invitarla a ripristinare immediatamente il treno Genova Roma e ritorno, con una percorrenza massima di 3h50’ attraverso il nodo di Firenze, e considerando orari anche in questo caso che permettano di andare e rientrare in giornata;

se ritiene, vista la situazione drammatica della Liguria, di riconoscere alla Liguria la “mancanza di continuità territoriale”, consentendo quindi finanziamenti come aiuti di Stato, che solo in tal caso possono essere ritenuti legittimi vista la normativa comunitaria sugli aiuti.

Maurizio Rossi
Senatore della XVII legislatura
Membro commissione trasporti del Senato