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Una perla incontaminata che si mostra nella sua naturale bellezza, accessibile solo in questi giorni
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Poco distante dall’isola Palmaria si trova un luogo che racchiude un tesoro nascosto. Si tratta del Tino, una perla incontaminata che si mostra nella sua bellezza naturale, accessibile solo in questi giorni nell’arco dell’anno”. 

 

Un’occasione più unica che rara, quella di poter visitare il Tino che quest’anno mostra diverse novità: un sito archeologico dove è possibile ammirare rovine dell’epoca romana e una mostra fotografica “Isola del Tino - Tesori Nascosti" per sensibilizzare i visitatori sul tema del rispetto ambientale. 

 

Grazie di aver condiviso con noi una sfida, lanciata dal sindaco Pierluigi Peracchini - ha dichiarato l’Ammiraglio di divisione Giorgio Lazio - Se la cittadinanza non ha riconosciuto il Tino come una sua Iisola vuol dire che la Marina Militare non era riuscita a dare il segnale che volevamo. C'era un po' di lavoro arretrato da fare, l'isola era diventata selvaggia negli ultimi anni". 

 

"Siamo riusciti a riaprire un'area archeologica che da qualche anno aveva un certo numero di problemi, ma il lavoro continua. L'anno prossimo permetteremo alla Soprintendenza, che ha riservato una cifra ragguardevole, di iniziare di nuovo a lavorare. Se l'isola non fosse stata ripulita, tutto questo non sarebbe stato possibile, quindi un grazie a tutte le realtà che hanno lavorato con buona volontà”.

 

Come previsto dalle celebrazioni di San Venerio, il Vescovo della Spezia Luigi Ernesto Palletti ha celebrato messa e ha benedetto le imbarcazioni giunte presso l’isola.