cronaca

Ennesima bravata degli anonimi spruzzatori di vernice spesso equivocati come artisti
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 Ennesimo misfatto degli imbrattatori notturni. Stavolta a finire deturpati sono stati due vagoni della funicolare Zecca-Righi, sul cui originario rosso ciliegia alcuni fanatici - agevolati dalla manica larga di correnti critiche modaiole, che ricomprendono nel concetto di “arte” qualsiasi attività subumana meglio se iconoclastica e “controcorrente”, sfogata su beni pubblici nella stupida idea che “pubblico” sia di nessuno anziché di tutti – hanno espettorato bombolette e bombolette spray, fino a renderli irriconoscibili. La prodezza si è estesa anche all’interno delle carrozze, visto che pure i sedili sono stati lordati. E' accaduto giovedì notte, verso le due, ad opera di due soggetti dal volto coperto dal passamontagna.

Una bravata senza senso se non quello di nuocere alla collettività, sul modello di altre che avevano già colpito i vagoni della ferrovia e della metropolitana, con particolare accanimento sugli esemplari appena usciti di fabbrica. Adesso toccherà all’AMT provvedere al ripristino dell’aspetto originario, con costi che dall’azienda ricadranno sulla fiscalità territoriale e quindi sui cittadini.

Siccome di queste “opere” non risulta alcuna sia mai stata esposta al MOMA o gallerie equipollenti, non resta che sperare nelle telecamere di sorveglianza, e nell’investigazione del personale competente, per individuare i responsabili e addossare loro gli oneri non modesti di queste avvilenti trovate, che acclarano la tesi per cui dall’America (patria di questa disciplina) importiamo, con indubbia abilità rabdomantica, sempre il peggio.