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Le strade del tecnico degli orobici e il Grifone si incrociano nuovamente
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Lo ha detto chiaro e tondo: "Avrei preferito sfidare un'altra squadra". E' lui Giampiero Gasperini l'uomo che più rappresenta Atalanta-Genoa. Passato e presente del Grifone con i rossoblù di oggi impegnati a conquistare punti preziosi per la salvezza.


Sabato a Reggio Emilia (nello stadio di Bergamo sono iniziati i lavori di ammmodernamento) di fronte ci sarà proprio lui che alla guida dei bergamaschi ha creato un modello capace di competere con le tradizionali big per un posto in Champions. E subito nella mente di tutti i genoani il pensiero torna alle stagioni d'oro alla guida di quel Genoa e quel quarto posto solo accarezzato nel 2009. Gasperini non ha dimenticato Genova e i colori rossoblù e i tifosi di certo non si sono scordati di lui e del suo gioco che infiammava il Ferraris: e quello striscione domenica in Gradinata Nord contro la Roma ne è la prova tangibile.

Un rapporto difficile non privo di polemiche e qualche incomprensione venute fuori nel corso del tempo. Come dopo l'eliminazione dalla coppa Italia contro l'Alessandria nel 2015, dove con un 'Taci e allena' alcuni tifosi organizzati mostrano di non gradire la netta presa di posizione di Gasperini contro alcuni di loro colpevoli secondo il tecnico di destabilizzare l'ambiente. Gasperini senza peli sulla lingua fece nomi e cognomi. Il resto del pubblico ha continuato a incitarlo. Ancora qualche mese insieme, poi le strade si divisero ma quell’addio sentito al Porto Antico commosse anche lui.

Sabato le due strade si incrociano nuovamente: da una parte l’Atalanta lanciata verso la finale di Coppa Italia e la qualificazione Champions, dall’altra il Genoa che dall’addio al Gasp ha faticato, e non poco a trovare un gioco, e un’anima. Ma raggiungere la salvezza è troppo importante e anche se il vecchio amico sta inseguendo un sogno, a Reggio Emilia Criscito e compagni, cercheranno lo sgambetto per scacciare definitivamente i fantasmi.