Il punto definitivo verra' messo domani mattina, con la riunione alle 11 in Prefettura: da li' uscira' l'ultima parola sull'organizzazione dei controlli a Genova in occasione del "lockdown soft" di Natale, deciso per contenere il contagio da coronavirus.La certezza al momento e' che i presidi saranno rafforzati lungo le strade provinciali, alle stazioni, in prossimita' dei caselli autostradali, ma per quanto riguarda la citta' di Genova, la polizia municipale e' orientata ad organizzarsi con pattuglie mobili, con l'obiettivo principale di evitare uscite non motivate da comprovate esigenze. Per quanto riguarda i possibili assembramenti domestici, "in casa delle persone non possiamo andare, salvo segnalazioni di feste da decine di persone, dove la polizia locale, come gia' accaduto in passato, interviene - spiega Giorgio Viale, assessore alla sicurezza del Comune - Lo schieramento che ci siamo prefissati e' molto mobile, proprio per aumentare la capacita' di intervento". Orientativamente, per quanto riguarda la polizia locale, domani si fara' riferimento a circa 400 unita', mentre nei giorni di festa ne sono previste 200, "ma i numeri non sono ancora definitivi e possono variare nelle prossime ore", precisa Viale. La difficolta', rispetto ai passati dpcm, secondo l'assessore sara' proprio il gran numero di deroghe, previste dal provvedimento, che renderanno piu' complesso l'intervento e il monitoraggio delle forze di polizia. Anche dalla Questura di Genova, la polizia conferma un rafforzamento dei controlli, ma "cum grano salis"
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