Nessun rischio prescrizione o stop per il processo sul crollo di ponte Morandi ma al ministero della Giustizia stanno lavorando per rivedere alcune parti della riforma del processo penale. Si è tenuto a Roma l'atteso incontro la una delegazione dei familiari delle vittime e la ministra della Giustizia Marta Cartabia, un incontro richiesto e atteso, già annunciato il 14 agosto scorso in occasione del terzo anniversario della tragedia.
Al centro la questione del nuovo processo penale e le sue regole, la ministra ha spazzato i dubbi su possibili prescrizioni o stop del processo sul crollo di ponte Morandi: "Noi non rischiamo, su questo la ministra è stata tassativa nell'affermarlo - spiega Egle Possetti, presidente del Comitato Ricordo vittime ponte Morandi -. Ma per noi è importante fare un lavoro che resti anche per il futuro. C'è tanto da fare per migliorare le norme".
Un incontro cordiale e preciso sul tema in cui l'avvocato Caruso che segue alcuni familiari della tragedia di ponte Morandi ha portato ed esposto alla ministra un documento puntuale per quanto riguarda aspetti futuri riguardanti i processi penali per eventi simili a quelli di ponte Morandi. "La ministra ha ascoltato e apprezzato. Ci ha detto che da un punto di vista strutturale sta facendo degli interventi (alla riforma ndr), ci ha spiegato la genesi di questa normativa e quali punti andranno a migliorare. Inoltre esaminerà le nostre richieste e tutto il lavoro fatto dall'avvocato Caruso. L'aspetto importante per noi è che si è aperto un filone di contatto diretto. Il fatto di poter monitorare noi stessi la situazione è molto importante" spiega Possetti.
In queste ore attorno al processo che sta per iniziare è scoppiato il caso ricusazione del Giudice. "E' un processo complesso, lo abbiamo sempre detto, un processo in cui gli imputati faranno di tutto per procrastinare i tempi e questa mossa è una delle tattiche che portano avanti. Noi ci aspi chiamo che le udienze partano comunque in attesa della decisione della Corte d'Appello" ha commentato Possetti in riferimento alla notizia che gli avvocati difensori di alcuni indagati, tra cui l'ex Ad di Autostrade per l'Italia Giovanni Castellucci, avrebbero intenzione di chiedere l'immediata ricusazione del Giudice per l'udienza preliminare, Paola Faggioni.
Il giudice Faggioni aveva chiesto e ottenuto gli arresti domiciliari dell'ex Ad di Autostrade, nell'ambito di un filone d'inchiesta parallelo a quello del crollo del ponte, quello dedicato ai pannelli fonoassorbenti. La ricusazione è l'istituto giuridico per cui una delle parti del processo, in determinati casi, può chiedere che il processo stesso sia assegnato a un giudice diverso da quello prescelto.
Al primo vero atto del processo mancano ormai poche ore. Venerdì 15 ottobre al Tribunale di Genova è prevista la prima udienza preliminare. In tutto 59 indagati più le due società Autostrade per l'Italia e Spea. Primocanale sarà in diretta dalle ore 8 per raccontare questo importante momento nella strada verso la giustizia per le 43 vittime causate dal crollo di ponte Morandi del 14 agosto 2018. Per Egle Possetti e gli altri familiari un momento particolare: "Nel momento in cui entrerò nell'Aula non dovrò pensare al motivo per cui sono lì altrimenti non riuscirei nemmeno a entrare, devo estraniarmi e non pensare a quello che ci è successo" conlcude Possetti.
cronaca
Crollo Morandi, incontro Cartabia-familiari vittime: "Nessun rischio per il processo ma la riforma verrà rivista"
Egle Possetti a Primocanale: "Ricusazione? C'era da aspettarselo"
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