politica

I pentastellati contro la decisione di anticipare alcune riaperture
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"Un'ordinanza contraddittoria che, nel tentativo di essere ampliativa a tutti i costi, finisce con l'entrare in conflitto con quanto deciso dal Governo, e addirittura rischia di inficiare la strategia messa in atto a livello nazionale". E' il commento del parlamentare ligure Roberto Traversi (M5s), sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti, in realzione all'ultima ordinanza del presidente della Regione Liguria che di fatto anticipa alcune riaperture rispetto a quanto deciso dal premier Giuseppe Conte che ha fissato nel 4 maggio la data per la fase 2 a livello nazionale.

"Alle Regioni è stata data la possibilità, proprio considerando il rischio sanitario del territorio, di introdurre misure ulteriormente restrittive, non ampliative, ed esclusivamente nell'ambito delle attività di loro competenza, senza incisione nel campo delle attività produttive e di quelle di rilevanza strategica per l'economia nazionale". Traversi sottolinea anche che "come ribadito anche dal Consiglio di Stato, in presenza di emergenze di carattere nazionale, pur nel rispetto delle autonomie costituzionalmente tutelate, vi deve essere una gestione unitaria della crisi per evitare che interventi regionali o locali possano vanificare la strategia complessiva di gestione dell'emergenza, soprattutto in casi in cui non si tratta solo di erogare aiuti o effettuare interventi ma anche di limitare le libertà costituzionali".

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"L'ordinanza in questione va in tutt'altra direzione rispetto alla centralità e l'importanza di mettere in campo azioni unitarie e non locali che, al contrario, possono generare solo confusione nei cittadini e mettere a rischio la loro salute. Che Toti voglia fare di tutto per conquistare un posto al sole in prossimità di elezioni, anche mettere a rischio la salute pubblica, mi sembra da parte sua un comportamento davvero irresponsabile. Inaccettabile. Dobbiamo continuare a mantenere alta l'attenzione perché la situazione sanitaria ligure non permette strappi in avanti eccessivi, a maggior ragione se consideriamo che Genova, nell'ultima settimana, dopo Milano, Torino e Brescia, è stata tra le città italiane quella che registrato il numero più alto di contagi. Il dovere primario di un presidente dovrebbe essere quello di tutelare la salute dei cittadini. La Liguria, come tutta l'Italia, ha già pagato un prezzo caro in termini di morti e di malati" conclude Traversi.

"Il presidente della regione Liguria Giovanni Toti è in preda a un classico delirio di onnipotenza, fa la sua personale campagna elettorale a colpi di ordinanze in palese contrasto con il decreto Covid  (AC 2447) e il Dpcm nazionale creando ancora più confusione. E chi ci rimette sono i cittadini: l'anarchia alla quale sta portando la nostra regione è davvero molto pericolosa", ha aggiunto il presidente della Commissione per le Politiche dell'Ue alla Camera, il parlamentare pentastellato Sergio Battelli. 

"Le attività che Toti mette nell'ordinanza regionale anticipano di 7 giorni le previsioni del decreto del presidente Conte, comeosi l'asporto e l'attività motoria che sarà sì più estesa rispetto a oggi, ma a partire dal 4 Maggio. Altre, semplicemente le ripete (si poteva già andare in moto in due, purché con il proprio convivente: basta leggere le FAQ del Ministero dell'Interno)", dichiarano i consiglieri regionali M5s Andrea Melis e Fabio Tosi.