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Presentato a Palazzo Ducale il film targato Pixar del genovese Enrico Casarosa
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E’ la casa di produzione che ha rivoluzionato il cinema di animazione - sia nella forma che nei contenuti - alzando l’asticella di ciò che questo genere può raccontare sullo schermo e mai aveva raccontato prima, da ‘Toy story’ a ‘Cars’ e da ‘Ratatouille’ ad ‘Up’, attraverso ‘Coco’ e molti altri film ancora, fino al recentissimo ‘Soul’, ponendo di volta in volta domande epocali sulla memoria, l’elaborazione del lutto, le proprie radici e il senso della vita. La ‘Pixar’, nata nel 1986 da una costola della ‘Lucasfilm’, ha rischiato molto, magari accettando di perdere per strada una parte del pubblico più giovane ma compiendo comunque una scelta che nel tempo si è dimostrata vincente tanto che da quando è stato istituito l'Oscar per il miglior film d'animazione (2002, quindi venti edizioni fa), di statuette ne ha portato a casa undici.

Chissà che un Oscar non lo possa vincere l’anno prossimo anche ‘Luca’, presentato oggi a Palazzo Ducale e disponibile su Disney+ dal 18 giugno, che oltre ad essere firmato dal genovesissimo Enrico Casarosa (che così aggiunge il suo nome a quello di registi prestigiosi in quest’ambito come Pete Docter o John Lasseter) è totalmente ambientato in un immaginario paesino delle Cinque Terre battezzato Portorosso rappresentando così in tutto il mondo - al di là del suo valore artistico - un formidabile veicolo di promozione turistica per la nostra regione attraverso la storia di due amici che vivono nel borgo nascondendo un segreto: sono infatti creature marine magiche che provengono da un mondo sotto la superficie dell’acqua. Una storia che verosimilmente entusiasmerà i più piccoli ed emozionerà tutti.

“Le Cinque Terre sono state spesso uno sfondo della mia vita – confessa Casarosa che ha alle spalle una nomination all’Oscar nel 2012 per il miglior cortometraggio di animazione -, avevo già creato una storia a fumetti in questo scenario straordinario ambientandola nel 1920. La Liguria è tutta bella ma lì c’è qualcosa di magico, sono rimaste ferme nel tempo, anche le case come accade per i personaggi del film sembrano piccoli prodigi che escono dalle rocce”. Ha qualche rimpianto?: “Uno, sì: non sono riuscito a mettere in ‘Luca’ la focaccia pucciata nel caffè, l’avevamo nelle storyboard ma poi si è pensato fosse qualcosa di troppo tipico che tantissimi all’estero non avrebbero capito. Però i fagiolini e le patate nel pesto, quelle ci sono. Il pesto è universale”. Ma come c’è arrivato un genovese alla Pixar? “A piccoli passi. Sono andato negli Stati Uniti a ventitré anni, ho cominciato a mettere ‘the foot on the door’, un piede dentro, in piccoli studi televisivi di New York, poi ho anche fatto fumetti miei e via così: ci vuole pazienza, ci vuole passione ma alla fine nel 2002 sono entrato alla Pixar”.

‘Luca’, il suo primo lungometraggio, è uno straordinario atto d’amore per una terra che non ha mai dimenticato che avrà un ritorno in termini di immagine e popolarità difficilmente quantificabile: “E’ evidente che vedere il paesaggio che fa da cornice è un modo straordinario per valorizzare il nostro territorio e farlo conoscere ancora di più – sottolinea l’Assessore regionale alla Cultura Ilaria Cavo -. Ci fa piacere arrivi da un grande talento ligure che ha saputo mantenere vivo dentro di sé il valore della nostra terra. Pensare come le immagini del litorale e la forza del paesaggio siano rimasti così vivi nella memoria di Casarosa da restituircelo con queste immagini credo rappresenti un motivo di orgoglio per la Liguria e tutti noi”.

Il film di Casarosa, cui è stato dedicato un treno colorato con i disegni del film che opererà nelle Cinque Terre, assume anche un importante significato benefico perché il ricavato delle tre proiezioni speciali in prima mondiale previste all’Acquario questa sera, domani e martedì andranno a favore di ‘Medicinema’ che sviluppa progetti terapeutici costruendo sale cinematografiche nelle strutture ospedaliere e case di cura italiane per offrire attraverso lo schermo la terapia del sollievo ai ricoverati.