cronaca

Presidio a Genova ed Imperia
1 minuto e 56 secondi di lettura
Presidio dei sindacati dei bancari a Genova davanti alla Regione per alzare l'attenzione su Carige e respingere le ipotesi di licenziamenti, dopo le indiscrezioni sul raddoppio fino a 2.000 dipendenti degli esuberi già previsti nel nuovo piano dei commissari di fine febbraio.

"A scanso di equivoci dico alla controparte che se si presenta con un piano di 2.000 esuberi troverà il sindacato bancario schierato. Abbiamo gestito in sette anni 60mila esuberi nel settore senza licenziamenti, vogliamo fare la stessa trattativa in Carige fatta con le altre banche" ha dichiarato Giuliano Calcagni, segretario generale Fisac Cgil.

"Si lascino da parte questioni da ultima spiaggia cercando di fare pressioni", ha replicato a chi ha fatto presente che l'acquisizione da parte di Blackrock potrebbe essere l'unica soluzione: "Non sono abituato a fare una trattativa con la pistola puntata alla tempia". "Non hanno smentito le notizie sulla chiusura di metà degli sportelli della banca e sulla riduzione degli stipendi" ha replicato Vilma Marrone, segretaria nazionale First Cisl, a chi fa presente le rassicurazioni date dai commissari.

"Siamo disponibili a parlare con i futuri azionisti ma alla pari - ha affermato -. Lo strumento per entrare nel capitale lo abbiamo e sono i 165 milioni del Fondo per l'occupazione del settore bancario. Già i 1.250 esuberi dichiarati sono a malapena gestibili con i fondi esuberi, Quota 100 e Opzione donna, non intendiamo aumentarli. Siamo attenti a strumenti volontari, non a licenziamenti mascherati. A Blackrock diciamo 'noi ci siamo' e la nostra proposta di entrare come dipendenti nel capitale di Carige è per trovare una soluzione".

"Vogliamo accendere un faro su Banca Carige: si parla di tutti i soggetti, ma non dei lavoratori - ha affermato Renato Biasizzo della segreteria di coordinamento Carige della Fabi - Fino ad adesso i lavoratori di Carige erano stati definiti un asset da Bankitalia, chiediamo che si smetta di giocare con il futuro di lavoratori. Esiste un quadro normativo che ci consente di gestire in modo serio la situazione. A Malacalza e a tutti i soggetti coinvolti chiediamo di presentare piani seri e di mostrare buona volontà per chiudere accordi e riconoscere ai lavoratori il valore che hanno".

Lunedì prossimo nuova puntata della vicenda con l’incontro tra sindacati e commissari della banca.